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PUZZLE DIPLOMATICO

di Tommaso Loreto

E' un silenzio senza interruzioni quello che riecheggia da casa viola. Corvino è in città ma per il momento non sembrano all'orizzonte appuntamenti o colloqui di spessore. In uscita, fra l'altro, resiste l'immobilismo per chi, come Montolivo, non può far altro che attendere il rientro in città di ADV per capire come uscire dall'empasse. Ma nel silenzio generale, almeno in giornata, hanno fatto comunque rumore le voci e le indiscrezioni arrivate dal Montenegro, che vorrebbero Jovetic in campo nella gara di sabato sera contro la Bulgaria.

Secondo lo staff della nazionale montenegrina, in pratica, sembra proprio che Jo-Jo sia pronto ed arruolabile. Nel mezzo, poi, anche il bisogno dei viola di usare la massima diplomazia possibile vista l'ipotesi di un rinnovo con Jovetic già dietro l'angolo. Insomma, un vero e proprio puzzle diplomatico, sulla via fiorentino-balcanica. Difficile, al momento, capire come finirà la vicenda, di certo l'auspicio più grosso è che se davvero Jovetic dovesse giocare, almeno, lo faccia perchè realmente è in condizioni di farlo.

Perchè, altrimenti, prendersi rischi inutili che, giustamente, la Fiorentina ha evitato sarebbe persino ingiusto e ingeneroso per un ragazzo reduce da un anno da incubo. Il club viola, come detto, pare aver ribadito il no nei confronti dell'opportunità di far giocare Jovetic, ma è altrettanto vero che, di questi tempi, sembra davvero che la parola viola, per così dirla, pesi poco, per non dire che il più delle volte venga spesso del tutto ignorata, soprattutto quando i giocatori sono nelle proprie selezioni nazionali.


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