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QUALE FUTURO?

di Marco Sarti

"Per rimanere alla Fiorentina sarei disposto a tanti sacrifici, vediamo nelle prossime settimane cosa succederà". Parole e musica di Gianluca Comotto al più tardi di due giorni fa, dopo il "fattaccio" che lo ha visto protagonista durante il match di Brescia. Un gesto inconsulto, quello di Comotto, che serve a concludere in bellezza una stagione di certo non esaltante per il terzino nato ad Ivrea. Infatti, il suo tabellino di statistiche personali recita: 20 gare giocate per un totale di 1536 minuti in campo, 7 ammonizioni e zero assist conditi da zero gol.

Non lo score di un Daniel Alves, né di un Maicon. Ma nemmeno, per fare un esempio di un giocatore seguito dalla Fiorentina, di un Mantovani o di un Sardo. Cioè onesti giocatori. Né fenomeni, né brocchi. E su di questi va parametrato il giudizio su Gianluca. Arrivato nell'estate 2008 alla Fiorentina, ha alternato buone partite a gare incolore (a sua parziale discolpa, non ha mai potuto giocare da titolare fisso). Tanto che, dopo solo un anno gli fu affiancato De Silvestri, peraltro anche lui non totalmente soddisfacente in quest'annata.

Adesso, all'eta di 33 anni e col contratto in scadenza, sta a lui decidere cosa fare. Se rinnovare con i viola, ovviamente - riteniamo - a cifre ridotte rispetto all'attuale ingaggio (che si attesta sugli 800 mila Euro) ovvero cercare altre strade (si parla, per esempio, del Siena neopromosso). Su di lui, tra l'altro, si è espresso Mihajlovic, nel post partita di Brescia, salutandolo senza mezze misure. "Voglio ringraziare i quattro giocatori che se andranno di sicuro: Santana, Comotto, Donadel, e Avramov". Poi, il giorno dopo è trapelata la grana del gestaccio e le parole di Comotto sono state concilianti. A questo punto, i giochi sono tutt'altro che chiusi ed il futuro di Comotto ancora non è così scontato come si potrebbe pensare. Perché, anche il futuro di De Silvestri non è così chiaro, e i viola potrebbero pure decidere di tenerlo, magari affiancandogli un terzino di qualità ma senza esperienza italiana come Jonathan del Santos. Intanto, però, il gesto di Brescia non lo avrà fatto di sicuro schizzare nelle hits di gradimento dei tifosi viola.