QUANDO IL GOL NON È PIÙ UN PROBLEMA
Era l’unico neo della nuova Fiorentina. Tanto possesso palla, difesa quasi impenetrabile, centrocampo con una qualità superiore alla media, ma pochi, pochissimi gol. Già contro l’Udinese alla prima giornata fu una rete di Jovetic con il recupero già iniziato a regalare i tre punti alla Fiorentina. Poi le trasferte di Napoli e Parma e la gara contro la Juventus al Franchi, con gli addetti ai lavori che si complimentavano per il gioco espresso dai viola. Tanti complimenti ma troppi punti lasciati per strada, un nuovo attaccante per gennaio sembrava necessario per fare il salto di qualità. Ma nelle ultime giornate qualcosa è cambiato. A partire da Fiorentina – Lazio, vinta per 2-0 con un rigore fallito, continuando con la trasferta di Genova contro i Rossoblu, anche se il risultato finale fu il “solito” 1-0. Quel giorno però, arrivò la prima vittoria in trasferta della banda Montella, che da quel momento in poi non ha mai smesso di suonare. 4-1 al Cagliari, 1-3 a San Siro e ancora 4-1 contro l’Atalanta due giorni fa. 11 reti in 3 partite, a segno gli attaccanti (Toni ed El Hamdaoui) i centrocampisti (Aquilani, Borja Valero e Cuadrado) e anche il goleador difensivo Gonzalo Rodriguez. La Fiorentina ha dunque trovato il feeling con il gol, tant’è che a gennaio potrebbe non arrivare nessuno, ma ciò che risalta agli occhi è la pericolosità dei viola su palla inattiva. Domenica scorsa contro i bergamaschi ben tre reti su quattro sono arrivate in questo modo, segno che gli schemi di Giovanni Vio iniziano a dare i suoi frutti. Anche contro Bologna e Chievo i gol arrivarono dalla bandierina, e nel calcio di oggi è fondamentale sfruttare questo tipo di situazioni. Il gol non è più un problema dunque, e se senza Jovetic sono arrivate due goleade, Firenze può veramente sognare in grande.