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QUANDO LA LAZIO È NEL DESTINO: L'ULTIMO PRECEDENTE DA ESEMPIO PER (RI)TROVARE LA RETTA VIA

di Ludovico Mauro

Detto e scritto più volte che questa è stata la seconda peggior partenza in campionato dell’era Commisso, l’esame con la Lazio diventa ancor di più un’occasione per portare una ventata d’energia a un ambiente, quello viola, che da settimane mormora verso squadra, allenatore e società. Scavando nemmeno troppo nella memoria, l’esempio a cui aggrapparsi non può che essere quello più recente, dello scorso anno. Era il 26 febbraio, al Franchi arrivava la Lazio e la Fiorentina girovagava alla ricerca della strada maestra in campionato, che dal 2024 aveva portato in dote solo una vittoria col Frosinone. In quel frangente, la squadra di Italiano chiuse il primo tempo sotto di un gol dopo aver domato i biancocelesti in lungo e in largo, andamento confermato nel secondo tempo che fruttò poi una bella, convincente, meritata e prestigiosa vittoria contro una “big”.

Ormai è acqua passata, ma quel match fu il primo grande successo della Fiorentina nel 2024, arrivato in una fase di appannamento quando i viola necessitavano di una grossa spinta di coraggio e punteggio per archiviare un inizio di anno (solare, in quel caso) non proprio scintillante. Senza sforzarsi troppo con la fantasia, combacia un po’ col momento attuale. Palladino continua a cercare la quadra migliore per la sua formazione, domenica probabilmente arricchita dal fiore all’occhiello della campagna acquisti. Perché Albert Gudmundsson ha ripreso da giorni a lavorare col gruppo e domenica dovrebbe ritrovare quantomeno la convocazione, in attesa che il suo rodaggio tocchi il punto più alto e possa dare il suo contributo alla causa viola.

Sarà poi curioso vedere se ci sarà il tanto atteso cambio di marcia di Andrea Colpani - nella morsa della critica in queste settimane -, oppure altre reti dalle sgasate sulla fascia di Robin Gosens, mentre in difesa il probabile rientro di Marin Pongracic sarà oggetto di valutazione per una retroguardia intera che fin qui ha stentato e non poco. C’è chi ci crede e chi non ci crede, ma il destino a volte gioca con le coincidenze: come a inizio anno, brancolando nel buio in cerca della retta via, la Lazio arriva al Franchi per un prova che (l’auspicio è in positivo) può fungere da spartiacque per la stagione della Fiorentina.