QUANDO NON C'ERA BADELJ. LE IPOTESI DI SOSTITUZIONE
Nel mentre il suo futuro è ancora tutto da scrivere, anche se con ogni probabilità sarà lontano da Firenze, una cosa certa sul centrocampista viola Milan Badelj la si può dire: il croato mancherà domenica per squalifica contro il Chievo, dato il giallo rimediato a Bergamo da diffidato. La sua assenza apre un ventaglio di possibilità a proposito della sua sostituzione. Per provare a capire meglio come potrebbe ragionare Pioli sul tema, siamo tornati indietro ripercorrendo le scelte tattiche operate dal tecnico gigliato quando ha dovuto fare a meno del suo fidato playmaker, giocatore che non ha sostituti naturali in rosa e che ricopre un ruolo di fondamentale importanza nello scacchiere.
In campionato Badelj è stato assente solamente in tre circostanze, nelle quali non è mai arrivata una vittoria. All'esordio, sul campo dell'Inter, il suo posto in campo - da vertice basso di una mediana a tre - fu preso da Carlos Sanchez, così come avvenne poi a Ferrara contro la SPAL e nella gara di TIM Cup contro la Sampdoria. Anche nella seconda - ed ultima - sfida di coppa, sul campo della Lazio, si è visto Sanchez in una mediana a tre, ma all'interno di una squadra schierata con il 3-5-2. In una sola circostanza Pioli è ricorso ad una modifica dello schieramento centrale in campo: nella partita d'andata contro l'Atalanta. Lì l'assenza di Badelj, che venne espulso nella sconfitta di misura sul campo della Juve, fu arginata con una mediana a due (Sanchez con Veretout) e l'inserimento di una mezzapunta in più come Dias. Posto che il sostituto che fin qui è stato sempre designato come tale, il colombiano Sanchez appunto, è volato all'Espanyol, tutti gli indizi del caso portano a credere che tocchi al neo-acquisto invernale Dabo scendere in campo contro il Chievo. Difficile infatti ipotizzare che Pioli torni alla mediana o due, o che conceda un'improvvisa fiducia al desaparecido Cristoforo.