QUATTRO PARTITE CHE DARANNO LA DIMENSIONE
Quattro partite -prima della seconda sosta per gli impegni della Nazionale - per capire se la bella vittoria di Verona è la classica rondine che non fa primavera o se la strada intrapresa dalla Fiorentina è quella giusta. Gli ostacoli non sono insormontabili se si esclude la trasferta di Torino mercoledì visto che le gare in casa con Bologna e Atalanta e l'esterna del Bentegodi contro il Chievo possono far capire se i viola sono davvero un gradino sopra alle squadre di media bassa classifica.
Il Bologna rappresenta un amarcord per Pioli e per Corvino, una squadra da non sottovalutare con giocatori come Destro e Palacio ma anche con giovani come Verdi che possono sempre trovare il guizzo ma la Fiorentina deve avere fiducia nei suoi mezzi di sicuro superiori come qualità nonostante i tanti giovani e meccanismi da oliare. Con tre punti in tasca l'entusiasmo e le sicurezze aumenterebbero soprattutto lì davanti dove si potrebbe provare a mettere in difficioltà la difesa non più irresistibile della Juve pur nel suo stadio. Di sgambetti alla Vecchia Signora la storia è piena e i viola ci proveranno anche stavolta per poi concentrarsi contro avversarie maggiormente alla portata.
L'Atalanta è difficile da capire quest'anno che ha l'impegno europeo (stasera con l'Everton) e che finora ha incontrato due big come Roma e Napoli contro cui era difficile vincere mentre ha sconfitto il Sassuolo come da programma ma al Franchi è d'obbligo batterla. Infine i viola affronteranno il Chievo, al Bentegodi dove ancora risuonano i boati viola per i cinque gol all'Hellas ma l'impressione è che la squadra di Maran sia più quadrata ed ostica dei cugini di Pecchia. Ecco dunque che da queste 4 partite la Fiorentina uscirà con una dimensione ben precisa: quella di squadra che ha trovato una continuità che può proiettarla nella zona Europa della classifica o quella, meno auspicabile, di una formazione ancora acerba.