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QUEL CHE È ACCADUTO FUORI FIRENZE, RESTA FUORI FIRENZE

di Riccardo Barlacchi

È una settimana di rientri quella che la Fiorentina sta vivendo ormai da due giorni. Milenkovic (Aggregatosi oggi al gruppo), Vlahovic, Amrabat, Castrovilli, Biraghi e Kokorin, sono i giocatori di cui si è più parlato nelle ultime ore, e per le prestazioni ottenute con le rispettive nazionali, e per la questione infortuni, nel caso del russo. Ognuno di loro rientreranno in periodi diversi e con condizioni psicologiche variegate. C’è chi torna a Firenze per forza perché espulso in nazionale, come il numero 4 viola (Vlahovic è ancora sotto la guida del CT Stojkovic e con un gol all'attivo). C’è chi invece con l’Italia nelle ultime ore ha avuto tutt’altro che gioie, quindi i violazzurri, che rischiano di veder sfumare il sogno convocazione per l’Europeo ormai alle porte. E poi c’è chi torna da lunghi giorni di terapia: Kokorin, e non vede l’ora di tornare in campo e lo ha affermato sin da subito ai media ufficiali di ACF Fiorentina: “Sono stato a Roma, ho fatto delle cure e adesso c’è ancora da lavorare per cercare di tornare al più presto. Davvero, non vedo l’ora di aiutare i miei compagni a vincere”.

In tutte queste situazioni, alla fine, quello che conterà davvero sarà la testa con cui i nazionali rimetteranno piede al centro sportivo Astori. Anzi, forse occorre proprio sgomberare la mente per far posto solo ed esclusivamente all’obiettivo primario della Fiorentina, la salvezza. Insomma, quel che è accaduto fuori Firenze, resta fuori Firenze. Il Genoa resta uno scoglio pesante da superare, dal momento che la cura firmata Ballardini ha dato i suoi frutti e continua a darli, nonostante qualche inciampo (i rossoblu vengono da due risultati utili consecutivi, che se nelle ultime cinque partite hanno raccolto anche due sconfitte). Inoltre, in panchina c’è di nuovo Beppe Iachini, il quale tornerà a chiedere ai propri ragazzi quello che ritiene più opportuno dopo 4 mesi di gestione Prandelli. Dunque, per i giocatori viola, si prospetta un ulteriore obbligo di riadattarsi a nuovi schemi, anche se il tecnico è ben conosciuto. Per l’ennesima volta, sabato si assisterà a un nuovo inizio e a una gara affatto scontata per i viola, come tutte le altre nel corso di questa stagione, del resto.