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QUEL RECORD CHE NON PORTA LONTANO. A ZANIOLO INVIDIO...

di Sonia Anichini

Partendo dal concetto che noi tifosi viola siamo nati per soffrire, e ci riesce pure bene, è ripartita la rumba legata al rammarico di aver perso anni addietro il giovane Zaniolo che, martedì in Champions, ha dato il meglio di sé mettendo a segno una splendida doppietta. Purtroppo è una considerazione che abbiamo fatto più volte anche per altri calciatori nati nel nostro vivaio e sbocciati altrove, ma piangere sul latte versato non ci porta a niente, Zaniolo, Mancini, Piccini e pure Bernardeschi adesso vestono altre maglie e la nostra rosa è composta da giocatori spesso di valore più basso. Ci porta però a valutare con scetticismo le doti del comparto tecnico che non è stato lungimirante e non ha avuto fiducia nei suoi ragazzi o, come per il Berna, ha preferito lucrare sul cartellino, sport molto in voga da queste parti. Potrei anche non arrabbiarmi pensando a cosa abbiamo perso se nel frattempo la Fiorentina avesse fatto un progetto serio e avesse puntato su calciatori capaci, cosa che spesso non è successa e che ci ha fatto conoscere scommesse perse o promesse non mantenute.

Visto che indietro non si può tornare, dico che, a prescindere dall’exploit di Zaniolo, a me manca più la possibilità di giocare le competizioni europee come sta facendo il giovane romanista. Quella musichetta magica della Champions è ormai un ricordo lontano, ma mi faccio piacere anche quella dell’Europa League che però mi sono quasi dimenticata perché è qualche anno che il giovedì non giochiamo e assistiamo alle partite degli altri. In questo momento la zona certa dell’E.L., il sesto posto, è lontana sei punti e pare di difficile raggiungimento, non fosse altro per la tegola Pezzella che ci è caduta addosso. C’è aperta l’allettante prospettiva di arrivarci vincendo la Coppa Italia e, anche se non sarà semplice, credo che vada affrontata in maniera intelligente per non buttare alle ortiche il vantaggio di non avere Juve, Roma e Napoli fra le pretendenti.

In attesa di giocare la prima gara contro l’Atalanta, dobbiamo però salvaguardare l’onore anche in campionato, non possiamo mollare e domenica affronteremo la Spal a Ferrara per cercare di vincere la gara. Si, perché del record che la Fiorentina ha in questo momento, 11 pareggi, non so proprio cosa farmene. Se giochi due gare, merita vincerne una e perdere l’altra invece che pareggiarle entrambe. Non mi rincuora sentir dire “però non si è perso” perché di questo passo andiamo poco lontano. Basti pensare ai pareggi esterni con Frosinone e Bologna o a quello casalingo col Cagliari, tanto per citarne alcuni, per recuperare i sei punti che sarebbero stati utili a tenerci agganciati al treno europeo.

Contro la squadra di Semplici occorre assolutamente portare a casa i tre punti perché, diversamente, vorrebbe dire proseguire un cammino anonimo a metà classifica. Confido come al solito in Chiesa, che vestirà pure la fascia da capitano, perché guidi il gruppo alla riscossa. Il fatto che la Viola possa non riuscire ad andare in Europa, mi fa venire i brividi per i risvolti che può avere e il più pericoloso è quello di vedere partire proprio Federico. Zaniolo, finito a Roma come ripieno dell’affare Naingollan, calca già il palcoscenico dell’Europa che conta e il nostro campione può attendere ancora? Per noi tifosi si, ma il cuore non comanda il mondo del calcio.

La Signora in viola