.

QUELL'URLO STROZZATO MA ONORE E APPLAUSI AI 1000 EROI VIOLA

di Sonia Anichini

Spesso si chiede al nostro allenatore di giocare con il vero attaccante, di dare spazio a Vlahovic o addirittura al neo arrivato Pedro, si chiede di cambiare per essere più imprevedibili specialmente quando non riusciamo a trovare la via del gol e ieri sera a Brescia scopriamo il motivo per cui Montella non fa giocare il serbo. Stando lontano dal campo ha deciso di cambiare ruolo, da goleador a difensore. E’ una triste considerazione, una battutaccia per risollevarmi il morale dopo che all’ultimo istante utile della gara del Rigamonti, il buon Dusan mi stoppa il tiro di Castrovilli che forse, e sottolineo forse, poteva darci una vittoria ormai inaspettata. Un urlo di gioia strozzato in gola! Peccato perché ero convinta che avremmo vinto questa partita, ma il Brescia si è rivelato avversario ostico e la Fiorentina ha fatto troppi errori e la condizione di alcuni calciatori non è parsa al top.

C’è anche da dire che la gara era cominciata proprio male, forse potevamo considerarlo un campanello d’allarme, perché il Brescia è passato in vantaggio dopo tre minuti ma il VAR stavolta ci ha graziato annullando il gol. Non mi ricordo azioni e tiri in porta degni di nota se non una bella azione conclusa da Castrovilli, che è stato probabilmente il migliore in campo, visto anche il suo tentativo finale rimbalzato sul compagno viola. Data la mancanza di “carburante” sia fisico che mentale in alcuni uomini in campo, forse il Mister poteva procedere con i cambi un po’ prima e mi riferisco in particolare a Sottil che, col suo ingresso, ha creato qualche scompiglio alla retroguardia bresciana. Ma i se e i ma non ci fanno vincere le partite e le famose controprove non esistono.

Dispiace soprattutto pensando alla classifica perché in questo fine settimana erano rimaste al palo molte di quelle squadre che possiamo, di nuovo, considerare concorrenti e cioè Milan, Atalanta, Lazio e Roma che avevano tutte pareggiato e poteva essere un’occasione per recuperare dei punti nei loro confronti. Non voglio fare del catastrofismo, ci mancherebbe, ma la Fiorentina delle ultime partite mi faceva ben sperare per la quarta vittoria consecutiva.

Quando la Viola vince siamo tutti felici ed è un grande regalo per tutti i tifosi, ma a Brescia sarebbe stato il grazie più appropriato a quei 1000 e più eroi che si sono sobbarcati la trasferta di lunedì sera ed hanno pure preso l’acqua a fine gara. Come se non bastasse, ho letto che alcuni pullman sono stati raggiunti al loro arrivo dal lancio di sassi e questo è increscioso quanto idiota. L’amore per la nostra squadra non conosce limiti di calendario né di clima ma mi sento di applaudirli ed abbracciarli idealmente per l’impresa che rappresenta una trasferta così. Il rientro in tarda notte e domani al lavoro, stanchi ma orgogliosi del sostegno che sempre danno ai nostri ragazzi. Dalla tv ieri sera pareva di essere in collegamento con Firenze non con Brescia perché si sentiva solamente, ed ininterrottamente, il tifo del settore viola.

La Signora in viola