QUESTIONE DI (DE)CRESCITA
E con quello di ieri, fanno tre. Tre interventi simili, tre messaggi spediti direttamente alla società senza troppi giri di parole. E un unico concetto che Vincenzo Montella continua a ripetere ormai da una settimana. Da quando, cioè, il sogno Coppa Italia si è spento sotto le bombe carta dell'Olimpico. La Fiorentina è a un bivio, per imboccare la strada della crescita servono investimenti e miglioramenti generali, altrimenti si rischia soltanto di fare qualche passo indietro.
Concetti dei quali già si parla, da giorni, in città e che avrebbero anche ricevuto prime risposte da parte della società, su tutte il rinnovo di Pradè. Ma anche un ritornello che, oggi, sembra continuare a ripetersi quasi che certe rassicurazioni, alla fine, non avessero pienamente convinto. Montella non vuole de-crescere, e non vuole una squadra più debole. A rischio di sembrare fin troppo martellante, lo ha ribadito anche dopo la matematica certezza del quarto posto.
Fin niente di così difficile da capire, almeno non quanto quella che sarà l'effettiva risposta che fornirà la Fiorentina, magari per diretta ammissione di Andrea Della Valle. Starà a lui, in altri termini, rassicurare il tecnico sui vari fronti aperti del futuro. Sistemata la posizione del diesse, adesso, resta l'incertezza su Cuadrado, ed è sin da ora chiaro quale possa essere il pensiero del tecnico sull'eventuale cessione del colombiano.
Per arrivare poi agli altri acquisti da effettuare in estate per tentare realmente una nuova scalata per e a dinamiche diverse e da club più maturo (tra comunicazione e gestione dei consulti medici, il caso Gomez è rimasto indigesto all'allenatore). Insomma, tutti aspetti sui quali Montella chiede massima chiarezza e anche una certa esposizione societaria. Più un modo per chiamare allo scoperto la proprietà, dunque, che non la tiritera tipica di chi invece punta allo strappo per cercare fortune altrove. Niente di insanabile, figuriamoci, ma un chiaro, nuovo, richiamo alla trasparenza. Da oggi in poi, perciò, ogni giorno è buono per fornire risposte a Montella e, particolare non trascurabile, all'intera tifoseria che certamente, come il tecnico, ha molta più voglia di crescere che non di decrescere.