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QUESTIONE DI PRIORITÀ

di Paolo Bocchi

Cassano si, no, forse. Quella che da gennaio 2010 ad oggi ha assunto i contorni di una vera e propria telenovela, ovvero il passaggio di Fantantonio in maglia viola, sembra essere giunta oggi alla puntata finale. E, a quanto pare, non si tratta del tipo di finale che i tifosi viola avrebbero voluto vedere.

Dopo che il pibe de Bari era stato ad un passo da Firenze per sostituire Adrian Mutu, squalificato per doping per la nota vicenda legata alla sibutramina, ormai i tifosi viola si erano rassegnati all'idea di non poterlo vedere sul prato del Franchi con la maglia della Fiorentina. Poi, improvvisamente, la lite con il presidente della Sampdoria Garrone aveva riaperto uno spiraglio nell'ultima sessione invernale di mercato, ma Cassano scelse il Milan, e la storia era da considerarsi finita.

Lo scarso utilizzo che il tecnico del Milan Allegri ha deciso di farne in questo scorcio di campionato sembrava aver riaperto un consistente spiraglio per il passaggio del talento di Bari Vecchia in maglia viola: il nome ideale per risollevare l'entusiasmo della piazza di Firenze, di questi tempi ai minimi termini.

C'era molta attesa oggi per il confronto tra l'agente del giocatore, Giuseppe Bozzo, e la dirigenza del Milan. Il risultato del colloquio è stata la conferma che Cassano resterà in maglia rossonera, se non fino al 2014, data di scadenza dell'accordo con il club di via Turati, almeno per un'altra stagione. Il sogno di Cassano sembra sia vincere la Champions League, scusate se è poco, e poco importa se per perseguirlo avrà poche occasioni di giocare mettendo a rischio la partecipazione ai prossimi campionati europei. Questione di priorità, ed evidentemente quella di Cassano non ha i colori viola.