QUESTIONE DI QUALITÀ (E MODULO)
Settantatre minuti: è il massimo che Nico Gonzalez ha potuto giocare come anche Firenzeviola aveva anticipato, ma "con giocatori così porti via punti da Roma" per dirla con le parole di Italiano che all'Olimpico ha dovuto schierarlo dal primo minuto dopo tre mesi pur sapendo che l'argentino non avrebbe potuto garantirgli l'intera gara. Ma con lui la Fiorentina è tornata finalmente a segnare dopo 294', ossia dalla partita di Coppa con la Samp mentre per l'argentino è il secondo, dopo quello al Sassuolo, da quando è rientrato dall'infortunio (anche se da titolare in serie A non segnava da 253 giorni, 21 maggio contro la Juve).
Perché - è evidente - è un ritorno di qualità, quella alla quale aggrapparsi nei momenti di difficoltà, quella che serve in attacco, con la zampata vincente che ti risolve la partita o comunque prendere punti che fanno morale come in questo caso anche se la classifica resta disastrosa. D'altronde "il calcio è dei calciatori, sono loro che fanno la differenza, spostano gli equilibri" è il pensiero di Italiano che - a fine gara - sottolinea ancora una volta l'importanza dei giocatori di qualità, in particolare sotto porta.
Il rientro di Gonzalez ha permesso al tecnico di ritornare anche al modulo 4-3-3, che tante soddisfazioni ha dato la scorsa stagione, e che potrà essere utilizzato a maggior ragione quando anche il neo acquisto Brekalo sarà a disposizione e tornerà Sottil. A proposito di quest'ultimo, questa settimana dovrebbe tornare in gruppo magari gradualmente, così Italiano avrà sempre più frecce sull'esterno, non a caso in conferenza ha detto "Recuperiamo dei giocatori e così possiamo fare più rotazioni. Ikonè e Kouame (il primo inconcludente, il secondo non al massimo, ndr) possono rifiatare, abbiamo qualche freccia in più, anche con Brekalo che sarà utile".
Bravo il tecnico a capire che comunque questa era la partita giusta per tornare a quel modulo, abbandonando il 4-2-3-1 che aveva perso brillantezza, per togliere il palleggio alla Lazio in fiducia dopo il poker al Milan e soprattutto il rifornimento alle bocche di fuoco biancocelesti. Peccato che all'ottima prestazione (della ripresa in particolare) non sia conseguita la meritata vittoria e chissà come sarebbe andata con un bomber di qualità, quello che il ds Pradè anche ieri sera ha ribadito che dal mercato non arriverà.