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QUI SIVIGLIA, L'attesa in città tra rispetto e certezze

di Redazione FV

Il Siviglia a Firenze affronterà l'ultimo scoglio per giocare la finale dell'Europa League a Varsavia. Nonostante il 3-0 dell'andata sia un vantaggio molto importante, la squadra sa bene che non si puó rilassare. Nel pensiero di tutti, presidente, allenatore, giocatori e tifosi, c'è un messaggio molto chiaro: niente scherzi, cautela, umilità e rispetto per l'avversario.

Cautela e umilità perchè c'è ancora il ricordo dell'anno scorso, quando in semifinale d'Europa League contro il Valencia, il Siviglia, pur avendo vinto 2-0 all'andata, rischiò l'eliminazione subendo ben 3 gol. A quel punto la squadra era già fuori, ma un gol di Mbia al 94esimo permise al Siviglia di centrare la finale di Torino.

Rispetto dell'avversario anche perchè di fronte non ci sarà mica una squadretta. La Fiorentina è una delle squadre più forti in Italia e, malgrado il risultato ottenuto al Sanchez Pizjuan, i sevillistas sanno che sarà una gara durissima e difficile. Ci sono grandi giocatori per provare a ribaltare il risultato, che avranno il sostegno di tutti i tifosi che ci credono sul serio che ce la possono fare e riempiranno l'Artemio Franchi per portare la squadra viola a Varsavia.

Allora nessuno a Siviglia vuole una sorpresa. I tifosi sevillistas sono pronti, sanno che la squadra potrebbe entrare nella storia del calcio, conquistando la quarta Europa League, cosa che nessun'altro club è riuscito a fare fino a questo momento. Più che mai, la città è rossa e bianca e lo si vede facendo un giro in centro, nei quartieri in periferia. Tutti a indossare la maglia del Siviglia, i negozi e i bar sono vestiti a festa con le sciarpe e le bandiere. Tutti pronti per sostenere la squadra anche se da lontano. Si respira l'atmosfera delle grandi partite, delle grandi serate europee. La Puerta Jerez, la piazza dove i tifosi del Siviglia festeggiano i successi, è anche pronta per celebrare il biglietto per la Polonia. Addirittura, la Giralda sembra indossare una sciarpa del Siviglia, come dice l'inno del centenario: "la Giralda spera, orgogliosa, di assistere alla vittoria del Siviglia".

E non c'è posto migliore che Firenze, culla dell'arte e del Rinascimento, capoluogo del mondo, come Siviglia,  attraversata dall'Arno, lingua d'argento che il Siviglia vuole trasformare in tappeto rosso verso Varsavia. La speranza dei sevillistas è che non succeda come a Stendhal e che, con tutta la bellezza della città, non perdano la testa, e anche il biglietto per la finale.

di Álvaro Escobar García