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QUO VADIS?

di Tommaso Loreto

Sarà uno dei temi caldi della presentazione odierna di Corvino, c'è da scommetterci. Non è stato infatti difficile capire da dovrà cominciare la stagione '16/'17 della Fiorentina. Il bisogno di rispondere ai dettami del bilancio va a braccetto con i paletti imposti dal Fair Play Finanziario, e l'agenda del neo direttore generale dell'area tecnica è presto fatta: prima di tutto servirà vendere.

Cedere qualche pezzo pregiato per uscire dai confini di un deficit a un passo dal Fpf, e magari tornare ad investire abbassando tuttavia il monte ingaggi. Operazione sulla carta come minimo complicata, ma non per questo fuori dalla portata di Corvino che, già in passato e già a Firenze, ha dimostrato tutta la sua abilità soprattutto quando c'è da fissare un prezzo e sedersi al tavolo del braccio di ferro di mercato.

Sotto con le ipotesi (o le offerte se preferite) per chissà chi. Magari per quel Vecino che tanto piace al Napoli e che è già alla ribalta per la presenza nell'Uruguay in Copa America, o magari per quello stesso Badelj la cui voce del procuratore ha ripetutamente paventato strappi negli ultimi tempi. O ancora per un reparto offensivo intorno al quale si sprecano i rumors di mercato. Babacar e il mercato inglese che tanto lo stima (in particolare il Crystal Palace), Kalinic che se la giocherà in Francia con la Croazia o infine lo stesso Ilicic che, invece, l'europeo lo vivrà da semplice spettatore

Sostanzialmente sono un po' tutti in ballo, ma possibilmente non Bernardeschi. Perchè sapere in partenza che almeno il numero 10 viola sarà un punto fermo, gioiello grezzo scovato proprio ai tempi di Corvino durante la sua prima gestione delle giovanili, sarebbe un bel cartellino da visita. E qualcosa di più di una semplice consolazione a qualche inevitabile partenza dolorosa.