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RAMADANNI

di Tommaso Loreto

Stevan fa, Fali disfa. Adem c'impiega almeno tre anni per sbocciare, e ancora Fali nel giro di qualche minuto lo ricaccia nelle incertezze. L'uscita odierna del procuratore di Jovetic e Ljajic sulla "Gazzetta dello sport" ha lo stesso tempismo di un elefante di una cristalleria, e poco conta che soltanto sulle pagine della rosea sia possibile leggere il Ramadani pensiero. Perchè il fatto che un'intera categoria sia costretta ad ascoltare solo il rumore della linea libera, sul numero del procuratore, ha di sicuro minor valore del silenzio contro il quale la stessa Fiorentina si sta scontrando.

Non è un segreto, del resto, che da casa viola filtri la stessa difficoltà dei cronisti nel contattare il procuratore dei due gioiellini viola. E allora perchè, adesso che mancano 10 gare dal termine, e con la squadra attesa al rush decisivo, Fali Ramadani decide di rompere il silenzio e intervenire sul futuro di Jovetic e Ljajic? Si sarà interrogato, il manager in questione, sulle reazioni che le sue parole possono sollevare? Che stia facendo gli interessi dei suoi giocatori non lo mettiamo in dubbio, ma non mettiamo nemmeno in dubbio che Ramadani, con uscite di questo tipo, stia mettendo in seria difficoltà la Fiorentina.

La quale, dal canto suo, ha pur sempre in mano i contratti di entrambi i calciatori, per i quali, qualsiasi cessione, sarebbe comunque parecchio munifica. Non solo, perchè il riferimento alla clausola rescissoria, e alla possibilità della Juventus, suona persino come ambasciata da Torino della quale è lo stesso Ramadani a incaricarsi. Il tutto, come detto, in un momento in cui tutto sembra sorridere ai due compagni-amici. Jovetic che torna decisivo a Roma contro la Lazio, Ljajic che vive la sua migliore stagione in viola, e i tifosi che quasi dimenticano i futuri sviluppi del mercato per godersi il finale di campionato. Complimenti al buon Ramadani. Sarà un grande procuratore, ma il tempismo ci pare ci sia un concetto che gli sfugge.

A meno che non fosse proprio intenzione di Ramadani di creare qualche frizione, perchè pensare che sia uno sprovveduto francamente non sembra realistico. Sarà anche un metodo per la tutela di JoJo e Ljajic, quello di mantenere il silenzio salvo qualche intervento sporadico nel quale si promette JoJo alla Juve o si rinvia tutto sul rinnovo di Ljajic, ma di certo i suoi ragazzi non sono aiutati dalle sue uscite. Perchè su Jovetic ripiomberà la freddezza di una città intera che non vuole, e non deve, pregare nessuno per restare (tanto più se è attratto da sirene bianconere) mentre Ljajic rischia di passare da "ingrato" nei confronti di chi lo ha difeso da tre anni, anche dinanzi agli schiaffi di Delio Rossi, e di chi come Montella lo ha finalmente consegnato al calcio che conta. Cui prodest, dunque, l'uscita odierna di Fali Ramadani, percentuale sulle cessioni degli assistiti a parte?