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RANIERI, Da fuori rosa a risorsa: il punto sul futuro

di Pietro Lazzerini

Luca Ranieri si è trasformato nel corso della stagione in un gregario affidabilissimo, capace di non subire lo scotto dei lunghi periodi di inattività e di mettere insieme un buon numero di presenze sempre con un rendimento positivo. 9 presenze da titolare e tre da subentrato, con una sola sconfitta da registrare, quella di Torino contro la Juventus dove giocò comunque una ottima gara. Risultati che non arrivano a caso, proprio perché il difensore cresciuto nel vivaio viola ha dimostrato il proprio valore andando oltre le difficoltà iniziali. 

Impossibile scordare come il mancino nato a La Spezia, abbia iniziato la stagione da fuori rosa. Non aveva la fiducia di Italiano e sembrava a un passo dall'addio. Poi la questione liste e forse anche la mancata volontà di investire su un nuovo difensore centrale (si è fatto spesso il nome di Nikolaou, poi rimasto allo Spezia), gli hanno permesso di centrare la conferma. In emergenza il tecnico viola lo mandò in campo da titolare nella prima partita del girone di Conference contro l'RFS Riga, poi altri 90 minuti contro il Verona in campionato pochi giorni dopo. In seguito un lungo periodo di inattività, fino a essere rispolverato in due match importanti come quelli contro Lazio e Juventus. Da lì la sua presenza, seppur saltuaria, non è stata più una sorpresa, anche perché, come detto, le prestazioni sono sempre state convincenti. 

Anche la fiducia dei tifosi è cresciuta di partita in partita e passata dal timore di vederlo in campo, alla certezza di avere una risorsa in più in rosa. Il suo accordo è in scadenza nel 2024 e in estate la Fiorentina dovrà decidere cosa fare insieme al giocatore e al suo agente. Queste prestazioni potrebbero sicuramente attirare l'attenzione di squadre di media/bassa classifica, ma con le liste da compilare con le note regole sul vivaio, è più che possibile che i viola decidano di trattenerlo in rosa prolungandogli il contratto. L'attuale intesa è ferma a 600mila euro, probabilmente la firma potrebbe arrivare a cifre molto simili. Poi starà a lui conquistare spazio, come ha fatto a Salerno prima che a Firenze, dove divenne un titolare inamovibile nonostante la tifoseria lo avesse addirittura minacciato. 

Cuore, polmoni e determinazione. Tre indizi fanno una prova, per una conferma che Ranieri sta meritando sul campo.