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REALTÀ E SPERANZE

di Andrea Giannattasio

Che il centrocampo della Fiorentina fosse uno dei migliori a livello italiano non bisognava certo aspettare la straripante vittoria di Verona per capirlo. Gol (3 in totale), assist (2 in tutto) e tanta, tantissima fantasia al potere. In appena 90'. Un gioco da ragazzi per la squadra di Montella, che finalmente è tornata a giocare almeno per una partita intera il suo apprezzatissimo calcio Champagne. All'aeroplanino però questo non basta. Perché in vista del delicatissimo appuntamento di Coppa Italia contro il Napoli, il tecnico gigliato vuole presentarsi ai nastri di partenza con una rosa pressoché al completo, con un attacco (seppur claudicante) che possa giocarsi le pedine Rossi-Gomez e con una linea mediana che - oltre al trio delle meraviglie - possa anche contare sull'apporto degli altri due 12° di centrocampo: Ambrosini e soprattutto Mati Fernandez.

Le notizie più confortanti arrivano sul fronte dell'ex capitano rossonero, che già nella giornata di ieri è tornato regolarmente ad allenarsi con il resto dei compagni e viaggia a testa bassa verso il big match di sabato contro la Roma. Potersi giocare, anche solo a gara in corso, l'esperienza ed i muscoli di Ambrosini rappresenterebbe senza dubbio un'arma in più per i viola, che anche contro i giallorossi dovranno fare i conti con un attacco ridotto all'osso (la convocazione di Gomez appare ad oggi improbabile, se non impossibile). Discorso nettamente diverso per quanto riguarda Mati: il cileno sta evidentemente meglio, dispensa sorrisi per tutti e professa grande serenità. La metatarsalgia che è tornata a colpirlo, però, è una brutta botta per le ambizioni del giocatore, che in pochi mesi si era addirittura guadagnato svariate volte la casacca da titolare e che invece adesso rischia di dover assistere alla finale di Coppa solo da spettatore. Montella incorcia le dita e spera in un recupero lampo.