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RECUPERI E INCOGNITE

di Tommaso Loreto

Più di un problema, e di una contraddizione, in casa viola. Lo stesso Pioli è ancora alle prese con le grandi manovre tattiche per indovinare una quadratura efficace, l'ultima in ordine cronologico avvenuta nel secondo tempo di Ferrara. Una minidifesa a tre con Sanchez in rinforzo ad Astori e Pezzella, oltre alla tentazione di accentrare Gil Dias non propriamente redditizia nel primo tempo. 

Varianti che hanno poi riguardato altri elementi, non ultimo Chiesa chiamato a un ampio di lavoro di sacrificio, ma che con l'inserimento del recuperato Saponara, alla fine, hanno consentito di evitare la sconfitta. Contando i prossimi rientri di Laurini, Thereau e Badelj in ottica Lazio sarebbe lecito persino qualche timido sentore di fiducia. E' invece su un versante più generale che la fiducia in questione comincia a traballare

In particolare sul fronte delle risposte (le prime) in arrivo dai volti nuovi del mercato. Fermo restando che nè Maxi Olivera nè Cristoforo sono riusciti a giocarsi chance migliori in virtù del maggior tempo, e con Sanchez fermo in un limbo, adesso è la truppa di trequartisti a rappresentare un'incognita non indifferente. Capeggiata da Eysseric e Gil Dias ancora difficili da inquadrare, ma anche da quella schiera di giovani come Zekhnini, Hagi e Lo Faso praticamente invisibili. 

E' su questo aspetto, in altri termini, che le sensazioni si fanno più preoccupanti alla luce delle tredici giornate fin qui disputate. Perchè il tempo degli esperimenti è comunque destinato ad accorciarsi, ma anche perchè a quasi tre mesi dal via ufficiale considerare fondamentale il rientro di un tris composto da due elementi arrivati sul fil di lana (Thereau e Laurini) e uno che già c'era (Badelj) la dice lunga su come è stata ricostruita questa squadra.