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RECUPERI IMPORTANTI

di Andrea Giannattasio

I loro nomi sono apparsi quasi per caso, quando nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Mario Gomez e David Pizarro, invece, ci sono e faranno parte della truppa che questa sera proverà a conquistare al Franchi la seconda vittoria casalinga da sei mesi a questa parte. L'ultimo urlo di gioia contro l'Inter, un 3-0 di stramaccioniana memoria che ha ricordato molto il successo per 4-1 conquistato proprio ai danni del tecnico romano (oggi sulla panchina dei friulani) due stagioni fa. Allora il pallone in campo era quello giallo, nella sua versione invernale: questa sera - per l'ultima volta - la Serie A adotterà quello bianco. Un sospiro di sollievo per il buon Strama.

Dicevamo di Pizarro e Gomez: il cileno - che ha smaltito a tempo di record la distrazione muscolare agli adduttori - ieri si è allenato solo in parte con il resto della squadra, lavorando sì sul campo con le scarpe da calcio ma concentrandosi in particolare con il fisioterapista Dainelli, segno che i postumi del ko si fanno ancora sentire. Ma nonostante questo, la sorpesa dell'ultimo minuto di Montella (o, in questo caso, del 1') potrebbe essere proprio il Pek con la maglia da titolare. Forse un azzardo, viste le già precarie condizioni del cileno, ma in ogni caso un rischio calcolato e necessario, dopo la prova non strabiliante della linea mediana (Borja Valero su tutti) a San Siro.

Chiusura con Mario Gomez: il tedesco questa sera non rivedrà il campo (anche se, rispetto alla lontana tribuna, se lo potrà almeno gustare dalla panchina) e difficilmente potrà farlo domenica a Marassi contro la Samp. Probabile che l'aeroplanino decida di far incamerare minutaggio al bomber tedesco nella sfida di giovedì prossimo contro il Paok, l'occasione migliore per ricominciare ad assaggiare il clima partita. Ci vorranno almeno 10 giorni per rivederlo in condizioni accettabili, ha detto ieri Montella. E vista la gestione col contagocce fatta con Marin, c'è davvero da credergli.