REGALO DI NATALE
C'è molto di quanto vissuto negli ultimi 12 mesi nella storica vittoria della Fiorentina a Torino. E allora forse non è un caso che una notte come quella appena vissuta arrivi inaspettata come la sorpresa di un regalo sotto l'albero di Natale. Un tre a zero che entra di diritto nelle pagine più importanti del club, un nuovo capitolo scritto dallo stesso autore, capace di mandare in estasi i tifosi viola molto prima di quel novantesimo minuto in cui, dodici anni fa, scrisse le prime pagine del libro sulla rivalità con la Juventus. Se il guizzo di Osvaldo arrivò al termine di una gara tambureggiante, sempre in bilico, ieri sera la Fiorentina ha ipotecato il successo fin dall'inizio, capitalizzando al massimo (come doveva fare) un asse Ribery-Vlahovic sempre più efficace.
Il francese non si è fatto sfuggire l'occasione di prendersi il palcoscenico dello Juventus Stadium, il serbo ha messo a frutto la sicurezza accumulata con i due rigori consecutivi. Pareva aver perso il tempo Dusan, nella falcata di uno scatto che ha fulminato Bonucci e De Ligt, salvo tirar fuori l'istinto dell'attaccante freddo con lo scavetto vincente. Da quel momento in poi, e grazie alla stupidaggine di Cuadrado, la Fiorentina è cresciuta di minuto in minuto, ritrovando quei meccanismi che andava cercando più o meno dall'inizio dell'anno, se non prima. Prandelli aveva chiesto sfaggiataggine, gli episodi lo hanno aiutato, ma il piglio agonistico con il quale tutta la squadra ha affrontato l'ex compagno Chiesa la dice lunghissima sul carattere ritrovato (e rinforzato).
Quei segnali intravisti con Sassuolo e Verona si sono improvvisamente moltiplicati, potenziati dalle prove individuali finalmente tutte sopra la media. Se i due attaccanti hanno duettato negli spazi, il centrocampo ha saputo reggere e ripartire, mentre dietro Caceres ha sfoderato la miglior prestazione stagionale così come nel finale Biraghi ha visto tramutarsi in oro i suoi traversoni. Il patrimonio di fiducia e autostima che la Fiorentina porta via da Torino è di fondamentale importanza per pensare di ricominciare – davvero – un cammino importante già dall'inizio del nuovo anno.
Perchè con i tre punti di ieri la classifica si fa più serena, perchè la prestazione rappresenta sì un punto di partenza ma anche una massiccia dose di convinzione, quella necessaria a trovare nuove vie di gioco e nuove trame capaci di rendere la Fiorentina più continua possibile. Di certo, al termine di un'annata da dimenticare sotto svariati punti di vista, un successo del genere è il più bel regalo di Natale che si potesse immaginare.