RESET
Il tempo di apporre le firme sul contratto che lo legherà alla Fiorentina fino al 2021, poi Vincenzo Montella era già in campo. Il nuovo tecnico ha diretto ieri il suo primo allenamento prima di raggiungere la sala stampa dov'è avvenuta la sua (seconda) presentazione da allenatore della Fiorentina. Miriadi di deja-vu per l'Aeroplanino che portò i viola al quarto posto per tre stagioni consecutive. Tutti sovrapposti alle immagini del recente passato rapidamente cancellate dalla stessa Fiorentina. Un reset arrivato dopo che un nuovo comunicato aveva fornito la versione societaria della vicenda. Altre parole dure, che hanno poi spinto l'Assoallenatori a esprimere solidarietà nei confronti dello stesso Pioli.
Adesso che la Fiorentina tornerà in campo, si spera con risultati migliori, tornerà il pallone a parlare, ma quel che resta è l'ennesima crepa nei rapporti, una nuova separazione traumatica con chi, invece, aveva rappresentato la prima garanzia nella ripartenza. Perchè nell'estate del 2017, mentre Borja Valero, Vecino, Bernardeschi e Kalinic scappavano o venivano ceduti, fu proprio Pioli a metterci la faccia. A cominciare da Moena e lungo tutto un campionato che era per forza di cose transitorio. Fu lui, ancor prima di guidare il gruppo lungo i tristi giorni della scomparsa di Astori, a trainare verso una nuova stagione dopo gli ultimi mesi di Sousa da separato in casa. E fu proprio grazie a Pioli se la Fiorentina riuscì in qualche modo a riprendere il cammino.
Non sono mancati gli errori sul campo così come non sono mancate le critiche, ma fa parte del gioco e imparando dal passato era necessario affrontare i problemi con maggiore freddezza e rimanendo entro valutazioni tecniche. Di sicuro si poteva evitare un nuovo scontro che non fa bene né all'immagine né a tutto il mondo viola che tra 10 giorni si gioca la partita dell'anno.
Nel mezzo allo scenario composto dai comunicati della Fiorentina e le dimissioni di Pioli c'è la voglia di Montella di riprendersi Firenze e l'entusiasmo di una piazza completamente spentosi negli ultimi 4 anni. Un rilancio firmato da Vincenzo ancor prima che, dai Della Valle fino a Corvino, sia più chiaro il programma legato ai due anni di contratto che ha sottoscritto Montella. Perchè, al di là di tutte le parole e le buone intenzioni espresse ieri in conferenza stampa, la grande differenza tra le due esperienze fiorentine la farà la rosa che verrà messa a disposizione del nuovo tecnico.