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RETROSCENA FV, L'affare Gollini guidato dai suoi no

di Dimitri Conti

La conferma l’ha data lui stesso quest’oggi, su nostra precisa domanda: Pierluigi Gollini ha voluto con forza la Fiorentina e la trattativa con l’Atalanta è stata orientata (anche) dai suoi no. “È vero, c'erano altre pretendenti, ma per me il posto giusto era Firenze”, ha detto il neo-portiere viola e, secondo quanto ricostruito da FV, queste squadre sono identificabili soprattutto in Monza e Torino.

A metà giugno la società brianzola aveva raggiunto un accordo di massima con l’Atalanta per un prestito con obbligo condizionato (la stessa formula con cui è arrivato Cragno all’U-Power Stadium) ma si è dovuta scontrare con il rifiuto dell’estremo difensore classe ’95, che ha voluto aspettare sempre e comunque la Fiorentina, fiducioso nel buon esito dell’affare.

Anche quando poi l’Atalanta ha dato l’apertura finale al prestito con diritto di riscatto, una richiesta dei viola già da fine maggio, Gollini (curiosamente, come accaduto per Mandragora poco prima) non ha esitato nel preferire Firenze al Torino, da sempre vigile e pronto ad affondare sul suo conto ma opzione tenuta in secondo piano dal portiere. Sullo sfondo, ma senza mai andare oltre a semplici pour parler, c’è stato anche il Napoli.