RIBALTONI IN PANCHINA: A IACHINI IL COMPITO DI INVETIRE IL TREND
Adesso è tutto sulle spalle di Beppe Iachini. Il nuovo allenatore della Fiorentina, che sarà presentato domani alla stampa e domenica mattina dirigerà la sua prima seduta, ha davanti a sé un compito molto duro: risollevare la squadra portandola lontano dai pericolosi bassifondi della classifica e andare in controtendenza con quello che è l’attuale trend della Serie A per ciò che riguarda il rendimento che hanno avuto i tecnici che sono subentrati in corso. Fare meglio di Montella non dovrebbe essere poi un’impresa (17 punti in altrettante giornate, per una media di 0,79 a partita contando anche la coda della scorsa stagione) eppure gran parte dei colleghi di Iachini che si sono messi all’opera durante questo campionato non se la passano così bene.
Sono in tutto sette gli allenatori (Iachini compreso) che hanno trovato squadra nel corso della stagione 2019/2020, ovvero Ranieri alla Sampdoria (al posto di Di Francesco), Pioli al Milan (al posto di Giampaolo), Thiago Motta al Genoa (al posto di Andreazzoli), all’Udinese Gotti al posto di Tudor, Grosso al posto di Corini al Brescia (quest’ultimo però ha già ripreso il suo posto) e Gattuso per Ancelotti a Napoli. Ebbene tolto il caso dei viola - ancora tutto da testare - su sei cambi in panchina, in ben due circostanze la media punti della squadra è addirittura peggiorata: è il caso di Pioli (che ha una media di punti a partita di 1,2 contro gli 1,29 di Giampaolo) e di Grosso (0 p.a.p. contro l’1 di Corini).
Negli altri casi la situazione non ha portato a miglioramenti clamorosi (Thiago Motta ha alzato la media-punti del Genoa a 0,67 dagli 0,63 di Andreazzoli, Gotti a Udine viaggia ora a una media di 1,38 punti a partita contro gli 0,78 di Tudor e Gattuso, con i suoi 1,5 gradini a partita, sta tenendo esattamente la stessa media di Ancelotti). L’unica eccezione è rappresentata da Ranieri che nella sponda blucerchiata di Genova sta tenendo una velocità di crociera di 1,2 punti a gara contro gli appena 0,43 di Di Francesco.
Che il cambio di panchina non porti sempre e comunque a dei miglioramenti è confermato anche dalla tendenza attuale in Serie B, in particolare per ciò che riguarda le situazioni di Cremonese, Empoli e Livorno: il passaggio da Rastelli a Baroni non ha portato benefici ai grigiorossi che sono passati da 1,43 punti a partita a 1,1 mentre gli azzurri con l’arrivo di Muzzi viaggiano a una media di 1 punto contro gli 1,43 collezionati da Bucchi. Lo stesso discorso vale anche per il club labronico: Breda poteva vantare una media di 0,73 p.a.p. contro il clamoroso 0 di Tramezzani. Sorride timidamente il Trapani, che con Castori (1 punto a gara) ha migliorato il rendimento di Baldini (0,81). Un grande in bocca al lupo a Iachini, dunque, è quanto meno d’obbligo.