RIBERY & CO., ESPERIENZA IN CAMPO E VISIBILITÀ PER IL CLUB
Esperienza (anche internazionale) in campo e visibilità al club per attirare attenzione mediatica oltre confine e sponsor. Sono questi i concetti chiave nel volere portare a Firenze giocatori più che ultratrentenni, visto che in alcuni casi, l'età dei giocatori accostati alla Fiorentina è più vicina ai 40. L'ultimo in ordine è Franck Ribery, uno che con il Bayern ha fatto anche piangere i viola ma sul cui valore non si discute, nonostante i 36 anni suonati. Il profilo che cerca la Fiorentina è quello di David Pizarro del 2012, poi c'erano Aquilani (anche se più giovane), un Lupatelli che faceva spogliatoio e poi ancora, nel 2013 (fu presentato guarda caso a Montecatini durante il ritiro) arrivò Ambrosini, ma soprattutto arrivò Gomez, presentato in pompa magna. Con giocatori così hai sempre tutti gli occhi addosso e di sicuro portano in campo e nello spogliatoio anni di esperienza, trasmettono agli altri sicurezze anche nelle difficoltà. Quante volte la scorsa stagione si è sentito il bisogno di un vero leader, carismatico, esperto e con un'età rassicurante di chi ne ha vissute e vinte tante?
Ecco perché sia Montella che Pradè sono d'accordo nel cercare questo tipo di profilo: un campione che abbia già dato molto al calcio e che voglia sentirsi protagonista per qualche altra stagione in una piazza calda e importante come quella viola. Ribery dicevamo è l'ultimo nome in ordine di apparizione e già i 24 trofei vinti nei 12 anni di Bayern (con il record di scudetti in Bundesliga, ben 9) fanno intimorire. In Germania le offerte per questo svincolato di lusso si sprecano ma il francese vorrebbe ora un'esperienza all'estero e in Francia accetterebbe solo il Marsiglia. Pradè ci prova, sulla scia di giocatori di quel calibro passati alla serie A dalla Bundesliga, Gomez (come detto) alla Fiorentina e Klose alla Lazio gli esempi più illustri. E tra i giocatori sondati ci sono Boateng (strada ancora percorribile), Llorente, l'ex Borja Valero (che ieri ha lanciato messaggi d'amore con un cappellino da passeggio con il giglio e il viola dei Guelfi) e soprattutto De Rossi (già andato al Boca). Insomma per questa Fiorentina l'esperienza diventa una necessità così come avere una vetrina (mediatica e per gli sponsor) anche senza Coppe.