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RIBERY E LA SUA LEADERSHIP, IL MOMENTO DELLE DIMOSTRAZIONI

di Niccolò Santi

Dopo un periodo di relativa tranquillità, lo spettro della zona retrocessione è tornato ad impaurire la Fiorentina: inizia, così, un percorso che vedrà i giocatori viola impegnati in gare mai banali. Che si tratti di big match o meno, visto che i faccia a faccia con le avversarie meno blasonate d'ora in poi si chiameranno scontri diretti. Proprio come quello di oggi a Benevento, in cui sarà più che mai vitale l'apporto dei senatori, su tutti Franck Ribery. Il francese è abituato a misurarsi in sfide complicate (come quando nel 2013 col Bayern Monaco vinse campionato, Champions, Coppa di Germania e Supercoppa di Germania) e proprio per questo è lecito attendersi da lui un deciso cambio di passo. 

O, almeno, così la pensa il tecnico Cesare Prandelli, date le sue dichiarazioni di ieri in conferenza stampa: "Ribery è un valore aggiunto: ha personalità ed esperienza, conosce i tempi di gioco e saprà velocizzare a seconda delle situazioni — ha affermato sicuro — Lui è un leader". Già, la leadership, ciò che a questa squadra manca come il pane e che, al suo ritorno a disposizione, il fantasista classe '83 dovrà dimostrare di possedere ancora, mettendo da parte quei malumori che più di una volta si sono manifestati in stagione, quando le partite non hanno preso la piega giusta e le difficoltà sono di conseguenza aumentate. Franck, se ci sei batti un colpo. Immediato, possibilmente.