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RICCIOLI D'ORO

di Paolo Bocchi

Pace fatta tra Alessio Cerci e Firenze. Almeno così sembra. Dopo le contestazioni, quasi mai particolarmente accese, che una parte della tifoseria ha riservato al riccioluto esterno durante il precampionato, causate dalle parole attribuitegli nella famigerata intervista rilascia al settimanale Sport Week, adesso la frattura si sta pian piano ricomponendo. Con le voci che volevano l'ex giallorosso in partenza per Manchester che perdono forza giorno dopo giorno, pare proprio che il rapporto tra Cerci e la Fiorentina sia destinato a proseguire.

La scelta di Sinisa Mihajlovic di continuare a puntare sul 4-3-3, dettata più che altro da un mercato che non ha preso la piega preventivata, è manna dal cielo per l'esterno di Valmontone che, anche ieri nella prima gara ufficiale della stagione contro il Cittadella, ha dato prova di tutte le sue qualità. E anche di qualche aspetto su cui continuare a lavorare, vedi la mancanza di altruismo in alcune circostanze. Resta il fatto che Cerci al momento appare il giocatore più in forma della Fiorentina: l'unico, con Jovetic, in grado di fornire imprevedibilità e gol. E di questi tempi non è poco.

Gli errori del passato, magari ingigantiti a causa di un atteggiamento a volte indolente da parte del giocatore, non sono ancora stati dimenticati del tutto, ma Cerci ha nei suoi piedi la qualità necessaria per riuscire finalmente a voltare pagina. Gol, assist e belle giocate: questo è il collante giusto per ricomporre una frattura che a un certo punto della passata stagione pareva insanabile. E chissà che un giorno Cerci non possa correre finalmente sotto la Fiesole, magari dopo un gol alla Roma. Probabilmente ci vorrà ancora del tempo, ma Firenze ha bisogno di aggrapparsi ai suoi uomini più talentuosi per tornare a pensare in grande. Cerci e Jovetic: riccioli d'oro.