.

RICOMINCIAMO

di Andrea Giannattasio

E' stato come se Rossi e lo stadio Franchi non si fossero mai separati. Come se da quella maledetta notte del 5 gennaio 2014 non fossero passate che delle ore. Pepito riabbraccia il suo stadio ed i suoi tifosi con tutta la naturalezza possibile. Palleggiando, dribblando e cercando di fare rete da ogni posizione, senza però provare mai sulla pelle la gioia di riuscirci, anche se solo in partiella e davanti ad appena 600 tifosi.L'appuntamento, però, è solo rimandato. Perché a giudicare dal lavoro che oggi Pepito ha svolto con tutto il gruppo (non solo il riscaldamento all'inizio della seduta, ma anche e soprattutto l'intera partitella in famiglia), le sensazioni che iniziano a ruotare attorno al bomber numero 49 sono votate sempre più all'ottimismo, quando mancano appena tre settimane alla finale del tre maggio.

Cambi di direzione, giocate strappa applausi ed un sinistro sempre caldo pronto a disegnare magie. Questo è Rossi, a poco più di tre mesi di distanza da quella notte degli orrori contro il Livorno. Il pomeriggio di Pepito, però, non si è contraddistinto solo per una seduta praticamente a pieno regime con tutto il gruppo ma è durato molto più a lungo rispetto al resto dei compagni. Rossi infatti, al termine della partitella, è rimasto da solo sul terreno del Franchi assieme al preparatore Emanuele Marra per sostenere un carico di lavoro suppletivo per tornare al top il prima possibile. Ancora una volta, si è trattato di un lavoro col pallone che ha visto Pepito protagonista di cambi di direnzione e scatti. Ed anche in questo caso le risposte sono state ottime.


Altre notizie
PUBBLICITÀ