RICOMPENSA AL RIMPIANTO
Non soltanto il fresco ex Stefano Pioli o il monumentale Zlatan Ibrahimovic, idolo assoluto del nuovo protagonista di casa viola Dusan Vlahovic, oppure ancora la sfida particolare che vivrà Patrick Cutrone contro i suoi primi colori italiani: sabato sera al Franchi infatti sarà anche l'occasione per i tifosi viola di vedere in azione colui che agli occhi di molti appare già come un rimpianto, anche se comunque ben ricompensato a livello economico. L'indiziato è ovviamente Ante Rebic. Il croato, arrivato in viola nell'estate del 2013 dall'RNK Spalato, ha vissuto tre stagioni difficili a Firenze, rimanendo però di fatto solamente un anno e mezzo effettivo nel capoluogo toscano, visto che la sua avventura è stata intervallata da esperienze in prestito - non indimenticabili, a dirla tutta - tra Lipsia ed Hellas Verona.
Dopo un periodo in cui non aveva oggettivamente reso, il ds Corvino, nell'estate 2016, ha completato la sua cessione a titolo definitivo, nuovamente in direzione Germania, con una formula che avrebbe previsto il riscatto dell'Eintracht Francoforte (per un incasso iniziale di circa 3 milioni) ma anche l'inserimento di una percentuale sostanziosa sulla futura plusvalenza, del 50%. Proprio questa grossa fetta è l'unico elemento realmente positivo per la Fiorentina nella gestione dell'addio di un giocatore poi capace a Francoforte di offrire una nuova versione di se stesso, e di stupire in meglio, riaccendendo una fiamma all'apparenza destinata a spegnersi.
Rebic è rinato, passando anche da memorabili prestazioni con la maglia della nazionale croata, e se ormai il rimpianto tecnico appare di fatto inevitabile per chi sanguina in viola, quantomeno c'è dall'altro lato una ricompensa economica che si suppone essere piuttosto lauta, visto che nel bilancio del club tedesco la voce Rebic rasenta lo zero grazie agli ammortamenti, e di fatto ormai per la Fiorentina la prospettiva è quella di incassare la metà di quanto il Milan - o chi al posto del Diavolo - sia disposto a spendere per acquistarlo a titolo definitivo, anche se per il momento la formula è semplicemente un prestito secco di durata biennale (finirà a giugno 2021). Non restituirà il rimpianto di averlo potuto vedere al meglio della sua forma difendere il colore viola, ma è pur sempre la possibilità di rimediare economicamente ad una valutazione errata.