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RIECCO BERNA, ROSSI C'È MA LA DIFESA VA ANCORA IN AFFANNO

di Andrea Giannattasio

Questi i “più” ed i “meno” in casa Fiorentina nella sfida di questa sera contro il Valencia nell’ambito del “Trofeo Naranja”:

I PIÙ

ROSSI: si sente che la Spagna è sua seconda patria (Valencia del resto è la città che lo ha ospitato fino a pochi mesi fa): il numero 22 si mette in evidenza fin da subito con alcune belle giocate e con una bella conclusione che mette paura dopo pochi minuti a Ryan. Pepito sta meglio e nei 45’ in cui gioca lotta su ogni pallone, regalando a Berna l’assist del momentaneo vantaggio viola.

BERNARDESCHI: perde subito un pallone sanguinosissimo che rischia di fare subito male ma si riscatta al 5’ con un tiro a giro alla Robben che si infila all’incrocio dei pali e ghiaccia gli animi “calienti” del Mestalla. Il numero 10 è cresciuto di condizione a vista d’occhio rispetto alla tournée austriaca tant’è che riesce spesso ad essere utile anche in fase difensiva.

KALINIC: questa sera non riesce ad andare a segno come era successo contro Bayer e Schalke ma il croato dimostra di essere in piena forma campionato, svariando su tutto il fronte d’attacco e aprendo gli spazi per i compagni di squadra

I MENO

ASTORI: perfetto fino al 20’, combina una frittata di proporzioni bibliche quando prova a restituire un pallone rasoterra a Tatarusanu (che gli aveva dato la sfera tra i piedi), non accorgendosi che Rodrigo è a due passi da lui e di fatto regalando su un piatto d’argento il gol del pareggio al Valencia. La sua gara, per il resto, è come sempre piuttosto ordinata anche se il suo errore pesa come un macigno, così come l'errore collettivo in occasione della rete della vittoria del Valencia a meno di 5' dalla fine.

TOMOVIC: non ce ne voglia il centrale serbo, ma la sua zona di campo è quella in cui il Valencia trova maggiore terreno fertile: al numero 40 non bastano i ripiegamenti di Bernardeschi per evitare le sortite offensive del Valencia, tant’è che Tomovic dà l’impressione di essere costantemente in difficoltà. 

B. VALERO: Sousa decide di schierarlo in posizione di trequartista alle spalle di Rossi e Kalinic ma lo spagnolo (sarà per la troppa voglia di fare il profeta in patria, sarà per le insistenti voci di mercato) non gode di una buona stella questa sera, perdendo fin troppi palloni e palesando più di qualche difficoltà a giostrare nel ruolo che il tecnico portoghese ha disegnato per lui. Al 55’ è costretto ad uscire a causa di un infortunio alla caviglia destra che potrebbe pregiudicarne la presenza nella gara con la Juve.