.

RIGORE E' ANCHE QUANDO ARBITRO NON FISCHIA

di Marco Conterio

Ventiquattro giorni. Tanto è passato dall'ultima nefandezza antiviola. Fiorentina-Lazio, palla dentro tanto così, Brighi che considera la sfera fuori dalla linea. Una stagione. Tanto è trascorso dagli ultimi torti made in Saccani ai viola. Là Jovetic si vide dire di no ad un rigore netto, Gilardino strozzò in gola il grido di gioia per un gol regolare alla Juventus. Ed ora, ancora. Graziano Cesari era stato buon profeta, considerando "inadeguata" la designazione di Saccani. La spinta del difensore dei grifoni su Montolivo è magari opinabile, anche se casistica insegna che nove su dieci viene assegnato un tiro dagli undici metri.

Ma se lì permane qualche flebile dubbio, sicuramente non c'è in occasione del contatto Gilardino-Amelia. L'attaccante azzurro tocca il pallone, l'ex portiere di Livorno e Palermo il bomber viola. Punto. E Saccani, immagini allo sguardo, era ben piazzato. Detto tra parentesi: Crespo era in posizione così inattiva sul gol di Palladino? Interrogativi, dubbi, quesiti che è lecito porsi. La Fiorentina di torti ne ha subiti molti in questa stagione: altri hanno preferito alzare la voce, puntando il dito sull'inadeguata, appunto, classe arbitrale italiana. Vedi Gasperini, vedi Sensi, vedi tanti altri. Il fair play viola segue un'altra via, quella del silenzio. Le "non" conferenze stampa settimanali lo dimostrano: meglio evitare polemiche, più giusto continuare a testa alta per la propria strada. Anche se era rigore, quando l'arbitro non ha fischiato...