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RIMPIANTI

di Giulio Incagli

Con i se e con i ma non si fa la storia… Vero, verissimo. Un proverbio pragmatico ed eloquente, ma provate a spiegarlo a Vincenzo Montella, che adesso, a tre giornate dal termine del campionato, pescando a caso nel mazzo dei rimpianti, potrebbe davvero ritrovarsi a lottare addirittura per il secondo posto. Basterebbe citare gli ultimi tre casi in ordine di tempo, tre risultati che hanno visto la Fiorentina vittima del proprio narcisismo, punita e sorpresa a sangue freddo: Torino, Verona e Cagliari. 1 solo punto conquistato in tre gare tra le mura amiche, in quel fortino chiamato Franchi, nel quale da sempre i viola hanno costruito le proprie fortune, diventato invece troppo spesso terra di conquista.

Partite differenti, con sviluppi ed epiloghi diversi, ma accomunate e accompagnate da grandi rimpianti. La dea bendata è notoriamente ostile alla Fiorentina, ma le occasioni dilapidate e sprecate dai viola in queste tre partite hanno davvero del paradossale. Contro Torino e Verona, oltre a dominare la gara in lungo e in largo senza mai riuscire a chiuderla, la Fiorentina ha gettato al vento anche due rigori. Babacar e Diamanti i protagonisti, in negativo, ma in questo senso la lista dei giocatori viola raggiunge quote record.

Contro il Toro di Ventura forse il caso più emblematico. Dopo esser riuscita a sbloccare il match all’85° con Salah, la Fiorentina si è sbilanciata alla ricerca di un inspiegabile raddoppio, concedendo il contropiede ai granata e subendo solo 2 minuti più tardi la rete del pareggio. Stessa cosa successa contro il Verona, quando fu Obbadi a punire Montella & Co. dopo l’ennesimo contropiede concesso agli scaligeri e la prima indecisione stagionale di Neto. Diversa la sconfitta col Cagliari, figlia comunque di molteplici occasioni fallite.

Insomma, la Fiorentina ha di che rammaricarsi. 8 punti persi tra le mura amiche che ne hanno compromesso il cammino. Oggi i viola avrebbero 66 punti in classifica, gli stessi della Lazio e a -1 dalla Roma (lunedì si gioca il derby), e sarebbero in piena lotta addirittura per il secondo posto. Lascia davvero l’amaro in bocca pensare che sarebbe bastato così poco per lottare per obiettivi così prestigiosi, per evitare malumori e continuare a gonfie vele un progetto che sembra invece in bilico ogni giorno di più.


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