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RINNOVI IN SERBO

di Andrea Giannattasio

L'ultima parola come sempre dovrà metterla Rocco Commisso, che nelle prossime ore tornerà a parlare. Manca ormai poco alla ricorrenza del primo anno del tycoon come presidente della Fiorentina e proprio per questo il numero uno viola ha in serbo alcune sorprese. E proprio di serbi parliamo, visto che tra le notizie che i tifosi attendono con più ansia ci sono quelle legate al futuro di Dusan Vlahovic e di Nikola Milenkovic, giocatori sui quali la Fiorentina ha già da tempo iniziato le manovre per il rinnovo di contratto anche se, per il momento, con strategie diverse.

Da un lato c'è il bomber classe 2000, per il quale l'accordo per il prolungamento fino al 2025 era già stato trovato già ad inizio marzo. Il calciatore, follemente innamorato di Firenze, ha già peraltro festeggiato assieme al manager e alla sua famiglia l'ok di massima con la Fiorentina, che vedrà il suo ingaggio attuale aumentare in modo considerevole (sono serviti appena tre-quattro incontri per trovare un punto d'incontro tra il ds viola Pradè e il manager del giocatore, Ristic) ma l'annuncio vero e proprio, che doveva giungere per bocca di Commisso prima dello scoppio della pandemia non è ancora arrivato, visto che la firma del numero 28 non è ancora stata ufficialmente apposta. Questione di tempo. E sorprese dietro l'angolo non ce ne saranno.

Qualche punto di domanda in più invece sul fronte dell'altro serbo, Nikola Milenkovic. Lo scorso febbraio la Fiorentina aveva fatto sapere che, nonostante la scadenza ravvicinata del contratto del difensore, le parti si erano date appuntamento al termine della stagione per discutere i termini di un rinnovo dalle cifre pesanti. Il coronavirus ha fatto saltare i piani della società ma non è bastato a far diminuire la cortina di voci attorno al futuro del classe '97, ritenuto uno dei prospetti più interessanti del panorama europeo (e non è un caso che il futuro dt del Milan Rangnick ci abbia messo gli occhi sopra). "Per il futuro c'è tempo" ha detto cinque giorni fa Milenkovic, aggiungendo poi 48 ore dopo: "Io a Firenze sto molto bene". La partita però è ancora aperta.