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RISPETTO PER TUTTI, PAURA DI NESSUNO

di Lorenzo Di Benedetto

La Fiorentina torna da San Siro con zero punti in tasca, ma con la consapevolezza di aver giocato una partita da grande. Le assenze hanno giocato un ruolo fondamentale nella gara contro l'Inter, ma nel calcio gli infortuni sono sempre all'ordine del giorno, e la Fiorentina è riuscita comunque a far sudare le cosiddette sette camicie alla squadra di Walter Mazzarri. A meno di 20 minuti dalla fine infatti, i viola erano in vantaggio, con la partita in pugno, ma la stanchezza, inevitabilmente, si è fatta sentire e i nerazzurri sono riusciti a ribaltare il risultato.

Una sconfitta che brucia, perché la Fiorentina avrebbe forse meritato almeno il pareggio, ma il giorno dopo, a mente fredda, Vincenzo Montella può essere felice per i suoi ragazzi e per la prestazione offerta in un campo solitamente ostico. La squadra viola ha giocato alla pari con una delle formazioni più in forma del campionato, riuscendo a sopperire alle assenze di Cuadrado, Gomez e Pizarro, grazie ad un Giuseppe Rossi che da solo si è caricato sulle spalle l'intero attacco gigliato, ad un Joaquin che si è sacrificato dal primo all'ultimo minuto e ad un centrocampo che ha pochissimi rivali nel nostro campionato. Qualcosa dovrà essere registrato in difesa, perché la Fiorentina soffre troppo in quella zona di campo, ma le risposte che Montella voleva sono arrivate e al rientro dalla sosta, con tutti, o quasi, gli effettivi a disposizione, il tecnico napoletano potrà lavorare per migliorare ancora.

Lunedì sera arriverà il Parma all'Artemio Franchi, e come accaduto già contro Catania e Cagliari, la partita sarà molto complicata per i viola, che in questo inizio di stagione hanno trovato più difficoltà tra le mura amiche rispetto che nelle gare disputate lontano da Firenze. Poi sarà il turno della Lazio all'Olimpico. Due gare in cui la Fiorentina cercherà di portare a casa sei punti, perché dopo le conferme arrivate ieri direttamente da San Siro, il dato che è emerso è molto semplice. I viola vogliono, e possono, giocarsela contro chiunque in serie A, sempre mantenendo i piedi per terra, avendo perciò rispetto per tutti, ma paura di nessuno.