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RISPOSTE SUL CAMPO

di Tommaso Loreto

I tifosi, degli incontri, pare non ne possano più. Ed è difficile immaginare che qualcuno possa anche alzare la mano per domandarsi come mai. Infondo, agli albori di questa stagione, erano stati i primi a essere tirati in ballo con il "patto per la città". Una sorta di lettera aperta alla tifoseria, affinchè l'unità e la compatezza potesse divenire il fattore in più, l'arma segreta, di questa Fiorentina. Di quale compattezza e unità contraddistingua oggi l'ambiente viola, oggi, ne è perfetta rappresentazione la squadra vista tre giorni fa.

Non serve, e si è detto da più parti, trovare colpevoli e avviare processi. A tempo debito, per forza di cose, ci sarà tempo per tutto. Ma non adesso, non a più cinque sul Lecce, e con un calendario che già da sabato mette i brividi. Però, anche se la situazione sembra fin troppo pericolosa, c'è anche un limite a qualsiasi elargizione di fiducia. Ed ecco perchè, semplicemente, c'è da capire una tifoseria stanca di parole regolarmente gettate al vento prima di tutto dalla squadra. Sul campo. 

Perchè tra incontri interni agli spogliatoi con i tecnici, con i dirigenti, o con il patron, il gruppo gigliato ha ascoltato le parole della società almeno una volta al mese. E a giudicare dai risultati, o pensava ad altro, o ora intento ad altre pratiche che con difficoltà possiamo immaginare. E anche con i tifosi, poi, i momenti di confronto non sono mai mancati, salvo smentire sul campo qualsiasi aspettativa. Risponda perciò solo sul campo, nelle prossime otto gare, la squadra, e di certo sarà sostenuta.

Anche contro il Chievo, del resto, al di là di un shock ancora vivo per l'orribile 17 marzo scorso, nella ripresa il sostegno alla squadra non è mai mancato. E mai mancherà, aggiungiamo sicuri. Perchè pur in un momento di dissaffezione storica come quella che stiamo vivendo, mai ci sentiremmo di dubitare dell'apporto della città alla sua squadra, e ai suoi colori. Non s'impauriscano, dunque, i giocatori di Rossi. E nemmeno il tecnico. La Fiorentina, al "Franchi" e fuori, sarà comunque sostenuta nei novanta minuti. Perchè così è sempre stato. Persino in un sabato di Pasqua che si preannuncia diabolico e che speriamo non rappresenti l'ennesima "Caporetto" viola.