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RITIRO RISTRETTO

di Paolo Bocchi

La Fiorentina continua il suo mercato "di attesa" in cerca di occasioni da sfruttare. Il ds viola Pradè lo aveva annunciato all'indomani del suo approdo a Firenze: sarà un mercato lungo e difficile, che per i viola si prolungherà fino alla scadenza naturale del 31 agosto. Non sono ammesse follie, nè tantomeno errori, in tempi di crisi e di fair play finanziaro, e ogni decisione andrà ponderata attentamente. Un ragionamento che ha certamente una sua logica, ma che si scontra inevitabilmente con la realtà di una squadra che tra poco più di due settimane partirà per il ritiro precampionato di Moena, e ora come ora il pullmann della società potrebbe benissimo essere sostituito da un minibus a nove posti come quelli che spesso si utlizzano per andare in trasferta con gli amici, data la ristrettezza, ad oggi, della rosa viola.

Una rosa che ha bisogno prima di tutto di un portiere, o magari due visto che Boruc ha espresso il desiderio di giocare in un "campionato migliore" e che Neto sembra vicino al ritorno in Brasile. Viviano e Storari sono due ottimi portieri, graditi alla piazza, sperando che uno dei due arrivi al più presto. La difesa sembra il reparto al momento messo meglio, almeno numericamente, con Cassani, Nastasic, Camporese, Pasqual, Hegazy e forse De Silvestri, in attesa dell'arrivo di Roncaglia al termine della Libertadores. A centrocampo, confidando nella conferma di Behrami con relativo prolungamento di contratto, c'è Lazzari fresco di riscatto alle buste. Poi ci sono, in attesa di richieste, Kharja e Olivera che, ci si perdoni la battuta, sembrano avere più capelli che estimatori. Almeno in Italia. Un reparto che necessita di almeno due-tre innesti dunque: Lodi, Cigarini o Elm in regia, Ralf o Bradley a far legna insieme a Behrami. E l'attacco? C'è per fortuna Jovetic, almeno per adesso, poi Cerci, quindi il vuoto. El Hamdaoui dovrebbe essere il primo rinforzo del reparto, seppur con sei mesi di ritardo. Borriello e Maxi Lopez piacciono ma sembrano obiettivi difficili, vuoi per ingaggio elevato o per il costo del cartellino. Matavz e Guidetti non costano meno, ma dalla loro parte hanno un'età più verde, che può giustificare un maggior esborso economico. Questi e molti altri nomi staranno sicuramente circolando nelle menti di Pradè e Macia, ma occorre iniziare a tradurre le idee in fatti, le trattative in acquisti. Perchè il ritiro si avvicina, e allo stato attuale si tratterebbe di un ritiro ristretto.