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RITORNO AL PASSATO

di Tommaso Loreto

Che potesse essere una stagione già in discesa, fin dall'inizio, infondo, non c'aveva creduto nessuno. Troppo insito nel dna della Fiorentina il concetto di sofferenza per non tornare immediatamente d'attualità dopo i tre punti contro il Bologna. Eppure, la squadra che rientra da Udine, corre ben altri rischi. Di spessore maggiore alle semplici difficoltà di un'annata in Serie A, anche perchè trattasi di rischi recidivi. Quella osservata al "Friuli", in altri termini, è stata di gran lunga proprio quella Fiorentina  tanto criticata nel corso di tutta la scorsa stagione.

Squadra senza idee, confusa, a tratti nervosa, e soprattutto non in grado di reagire alle avversità e alle manovre avversarie. Una Viola drammaticamente identica a quella che Mihajlovic aveva provato a scuotere nei primi 6 mesi della sua esperienza in viola. Per inciso, senza riuscirci. Il tonfo, insomma, è stato di quelli dolorosi, che riportano alla realtà in un solo istante. Lo stesso in cui, fra l'altro, l'uscita di un portiere mette in pericolo la stagione di un attaccante come Gilardino. Su questo, se ce lo consente, d'ora in poi Mihajlovic eviti di tirare in ballo gli infortuni. Fosse solo per questioni scaramantiche, fa più simpatia Cellino che veste lo stadio di Cagliari di viola e vince.

E in mezzo alla sconfitta, restano anche nuovi interrogativi. La faccenda Montolivo, per dirne una, rischia d'ingrossarsi a vista d'occhio. Il centrocampista, a Udine, ha sfornato una prova che definire priva di qualità è volergli bene. E se al quadro di 60 minuti con la testa altrove e i piedi fuori asse, si aggiunge anche il nervosismo del calcione a Torje le premesse diventano oscure. Tanto più per un Mihajlovic il cui giudizio, rivitalizzato dalla vittoria di domenica, torna per forza sospeso. E ancora, con Gilardino che comunque salterà il prossimo filotto di partite, riuscirà in pieno il "Tanque" a non far rimpiangere il finalizzatore principale?

Questioni da affrontare con calma, e lucidità. Prendendo atto anche delle difficoltà oggettive, questione Montolivo su tutte ed eventuali reazioni del pubblico a cominciare da mercoledì. Per questo motivo, soprattutto per questo motivo, serve equilibrio e quella stessa pazienza che merita Jovetic. Non ancora recuperato nella freschezza al tiro e, probabilmente, nemmeno troppo a suo agio nel ruolo di esterno sinistro. Questioni che tutti, Mihajlovic per primo, dovranno affrontare e risolvere in fretta. Il calendario aiuta, i revival della scorsa stagione per niente.