RITORNO ALLE ORIGINI
In principio doveva essere l'italianizzazione della rosa. Questo era uno dei progetti di mercato sbandierati dalla Fiorentina nel corso della passata stagione, trend confermato dalla sessione invernale dove Corvino era riuscito a portare a Firenze Sportiello e Saponara: giovani, di talento e italiani. Dopo pochi mesi e il fallimento dell'era Paulo Sousa però, il trend pare nuovamente essere cambiato, anzi, pare essere tornato alle origini.
Il mercato appena iniziato parla di un primo acquisto proveniente dal Brasile, ovvero Vitor Hugo; di uno che arriverà dalla Serbia, Nikola Milenkovic; di tante altre trattative in ballo tra il Portogallo, la Francia e il nostro campionato, ma sempre in salsa straniera, vedi Giovanni Simeone.
Questo non significa per forza abbassare la qualità. Semplicemente il progetto Italia che aveva 'proposto' Andrea Della Valle sembra già andato a farsi friggere, forse principalmente per una questione di costi. Come diceva sempre anche Eduardo Macia, comprare in Serie A ha dei costi molto più alti che farlo altrove all'estero, e questo è un concetto che conosce benissimo anche Corvino.
Dunque la Fiorentina del prossimo futuro probabilmente parlerà ancora molto straniero, affidandosi agli italianissimi Chiesa e Astori (oltre che agli altri sopra citati), ma anche alle giovani pianticelle che potrebbero essere promosse dal vivaio. Al momento non sembra esserci spazio per nuovi arrivi 'azzurri', anche se, come di consueto, le vie del mercato non possono altro che essere definite: "infinite".