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ROAD TO BUDAPEST: TRE MOTIVI PER NON FALLIRE L'APPUNTAMENTO COL FERENC

di Alessandro Di Nardo

"Budapest è il luogo ideale da cui far partire i sogni" scriveva John Harrison. Lo è anche per la Fiorentina di Vincenzo Italiano, salpata oggi per l'ultima trasferta del girone di Conference League. Il pass per la prossima fase è già in tasca, ma alla Groupama Arena si decidono comunque i destini del Girone F: l'incrocio tra Ferencvaros e Fiorentina deciderà le prime posizioni e quindi chi balzerà direttamente agli ottavi di fnale e chi dovrà pescherà la carta trappola dei sedicesimi di finale (qui la situazione del girone e le varie combinazioni).

Vietato perdere quindi, ma Vincenzo Italiano vorrà scongiurare l'ipotesi kurtoskalacs, tipico biscotto ungherese che potrebbe essere sfornato in caso di pareggio per far passare a braccetto viola e Fradi, rispettivamente prime e seconde, con buona pace del Genk. La Fiorentina parte per Budapest per vincere, obbligo dettato dalla mentalità di Italiano e i suoi, poco propensi a gestirsi. L'incentivo alla vittoria è dettato però anche da altri fattori, ben tre.

Il primo, "cash is king" come direbbe un imprenditore alla Rocco Commisso; e allora, vincere significherebbe incassare 500mila euro (premio per ogni successo nel girone), più un bonus di 650mila euro per la conquista del primo posto. Un milione di motivi per far bene, ma non solo. Oltre al compenso economico, c'è da valutare anche il beneficio in termini di calendario che porterebbe il primo posto. Passando da primi i viola cancellerebbero di fatto due gare (l'eventuale sedicesimo di andata e ritorno) a febbraio, un particolare non da poco se si pensa che il playoff cadrebbe a metà febbraio, quindi dopo la Supercoppa e in mezzo a impegni abbordabili ma infallibili come Lecce, Frosinone ed Empoli (match in cui la Viola è chiamata a far meglio del misero punto in tre gare raccolto all'andata). Poi c'è anche l'incognita legata all'avversario: ai sedicesimi la Fiorentina affronterebbe le "retrocesse" dall'Europa League, e quindi una tra Olimpiacos, Aek Atene/Ajax, Sparta Praga, Sturm Graz, Union SG/Lask, Panathinaikos/Maccabi Haifa, Servette, Molde/Qarabag, quasi tutti avversari e viaggi scomodi. Da ricordare però come la Fiorentina arriverebbe prima anche in caso di pari. E allora cosa potrebbe far fare uno sprint offensivo in più ai ragazzi di Italiano in caso di pareggio negli ultimi minuti? C'è anche la motivazione (patriottica, o utilitaristica) del ranking. L'avvento della nuova Champions League, a partire dalla stagione prossima, potrebbe sbloccare un altro slot Champions per le italiane: per far sì che il quinto posto valga l'Europa che conta, le italiane dovranno staccare almeno altre tre competitor e piazzarsi tra le top due federazioni a livello di ranking. Dai risultati dei club di Serie A impegnati nelle tre competizioni europee e quindi, anche dalla sfida della Groupama Arena, passa la possibilità di allargare la lotta Champions a cinque posti.