ROBA DA GRANDE
Non irritatevi troppo, anzi non ci fate proprio caso. L'accoppiata in vetta Napoli-Roma riporterà alla memoria tempi andati, un decennio come gli anni '80 nel quale il Calcio si scriveva, e si vedeva, con la c maiuscola. Le celebrazioni del caso cominceranno subito, e non è detto che sia un male se alla fine la vittoria dei viola a Bergamo passerà probabilmente in secondo piano.
Non è detto che sia un male perchè troppo entusiasmo, di questi tempi poi, rischia quasi di farti perdere il contatto con la realtà. Ma non è un male nemmeno il fatto che sulla Fiorentina ancora non si accendano i riflettori dell'opinione pubblica, decisamente puntati sulla vittoria giallorossa nel derby, e sul tonfo interno del Milan maltrattato da un Napoli che sembra davvero avere una marcia in più.
Perchè quel che conta, quel che più c'interessa, è la prova che la squadra di Montella ha sfornato a Bergamo. Senza Gomez e Cuadrado, con una disposizione a tratti inedita, e con una sorta di esordiente come Wolski che non ha certo sfigurato. La Fiorentina contro l'Atalanta si è comportata da "Grande". Senza impressionare, ma senza nemmeno mai soffrire troppo. Arrivando in zona tira con la giusta cattiveria, concretizzata prima da Mati Fernandez (e questo gol potrebbe valere psicologicamente molto) e poi da un Rossi già determinante (alla faccia dei dubbi sul lungo stop).
E la stessa classifica della Fiorentina, che comunque sta ben figurando in questo avvio di tour de force tra Europa e campionato, resta assolutamente da "grande". Appena dietro le big capoliste, insieme alla Juve e all'Inter da affrontare giovedì (e sarà dura) ma già davanti a tutte le altre. Dunque poco male se le fanfare saranno tutte per altre due squadre che al momento comandano. Chi ha buttato un occhio a Bergamo, ieri pomeriggio, ha visto in campo un calcio da "grandi".