ROCCO, Joker sul Ponte Vecchio, silenzio Pessina
Il lenzuolo con il volto di Commisso camuffato da Joker, esposto per qualche ora ieri mattina da una delle spallette di Ponte Vecchio, ha fatto e sta facendo ancora discutere molto. A Firenze e non soltanto. Se da un lato alcuni esponenti della tifoseria organizzata (come il Viola Club Valdarno) hanno subito preso le distanze da uno striscione peraltro non firmato, anche il Comune di Firenze - per bocca dell’assessore alla sicurezza urbana Benedetta Albanese - ha condannato l’accaduto, censurando poi anche i lenzuoli di stampo razzista contro Vlahovic appesi attorno allo stadio Franchi martedì notte dopo la notizia dell’imminente cessione del serbo alla Juventus. Anche negli Stati Uniti, tuttavia, il gesto (se pur opera di pochi ora sotto indagine) non è stato affatto preso bene, con il patron viola - si racconta - decisamente molto arrabbiato.
Chi tuttavia per il momento ha scelto di non proferire parola sull’accaduto è stata la Soprintendenza e in particolare il suo numero uno Andrea Pessina che solitamente, quando si tratta di opere d’arte a rischio deturpazione (lo stadio Franchi con l’ipotesi di restyling, i terreni di Bagno a Ripoli per la realizzazione del Viola Park oppure il panorama di Firenze con la più recente ruota panoramica, smantellata tra la delusione dei fiorentini) è sempre stato in prima linea. Pronto, in virtù del suo ruolo, a ribadire la tutela del patrimonio. Eppure, di là del riferimento sportivo contenuto nel lenzuolo col volto di Commisso, resta di base il tentativo (se pur simbolico) da parte di qualcuno di sfregiare uno dei più importanti simboli della città di Firenze. Un gesto da condannare ma per il quale fino ad oggi il Sovrintendente non ha ritenuto opportuno pronunciarsi.