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ROGG, Mercato condiviso all'80%. Sousa resta

di Redazione FV

È il giorno dell'importante conferenza stampa di fine mercato in casa Fiorentina: in sala stampa, all'indomani del successo firmato all'ultimo minuto contro il Carpi, hanno preso la parola il direttore generale Andrea Rogg. Queste le parole del dg viola: 

Sullo striscione della Curva Fiesole: "Con estrema sincerità, c'è dell'amarezza: una società che non è unita in tutte le componenti non può ottenere dei risultati sul campo superiori al nostro potenziale. Noi abbiamo il 7° budget della Serie A e senza unità non possiamo superare questi limiti. Vogliamo usare entusiasmo e motivazioni per continuare il percorso di questi anni. Noi siamo tutt'altro che un gruppo disunito".

Sulla programmazione sul mercato: "E' un errore giudicare la programmazione sulla base dei nomi arrivati o non arrivati: non saremmo 3° senza una programmazione, non saremmo 3° senza una scelta di un tecnica come quella di Sousa, non saremmo 3° senza i contratti rinnovati o ai tanti preparatori di livello che abbiamo. La programmazione di una società dà dei risultati sul campo. Il mercato di gennaio è stato condiviso all'80% col mister, c'è stato un po' di fermento negli ultimi giorni".

Se la società vuole andare in Champions: "La volontà è quella di guardare verso l'alto: abbiamo la voglia e la volontà di restare in questa posizione".

Sulle spese sul mercato: "Nel 2014 la società ha investito 22 milioni, ne sono stati investiti 14 nel 2015 e ne verranno investiti 13 nel 2016. Il saldo economico a fine mercato è positivo. Non solo ci sono state immissioni di funzionamento. La proprietà non ha mai preso un emolumento per sé. Il flusso in entrata non è mai stato di ritorno. Il monte ingaggi è tra i 55 ed i 60 milioni, quando sono arrivato il monte ingaggi era oltre 70 milioni".

Su un'eventuale cessione della Fiorentina: "A me non risulta assolutamente nulla di tutto ciò".

Sull'operazione Mammana: "Ad un certo punto della trattativa, la proprietà ha dato chiaro mandato di interromperla perché la trattativa ha preso una piega diverso dall'inizio. Il River voleva mantere una parte importante del cartellino, il mandato che aveva Angeloni era quello di chiudere l'affare per il giocatore. La percentuale del River era molto alta, era a doppia cifra".

Sull'operato di Angeloni: "Siamo stato molto coordinati nell'azione per Mammana, esattamente come è avvenuto per Tello. Sia Pereira che Angeloni hanno fatto egregiamente il loro lavoro perché hanno trovato l'accordo con i due giocatori, la società invece non è riuscita a chiudere l'operazione col River, mentre col Barcellona ce l'ha fatta".

Sulla frase "non ci faremo trovare impreparati" di Cognigni: "Non ci siamo fatti trovare impreparati: abbiamo venduto 7 giocatori e ne sono arrivati 5, tutti calciatori concordati con l'allenatore. Siamo convinti di aver dato al mister degli elementi importanti. Non facciamo illusioni ma abbiamo dato al tecnico giocatori utili al suo lavoro".

Sui soldi per Mammana: "Sfumata la trattativa per Mammana, abbiamo provato a tornare sul mercato per trovare giocatori disponibili che avessero certe caratteristiche. In uno spazio di tempo molto breve, la società si è mossa in modo rapido. C'erano dei soldi che dovevano essere investiti ma non siamo riusciti a chiudere la trattativa".

Se è soddisfatto del mercato: "Io lo sono: per adesso 3 dei 5 dei giocatori utilizzati hanno dato il loro ottimo contributo. Il campo poi darà la risposta".

Sul mercato senza prospettive per i troppi prestiti: "Non è stato un mercato di smobilitazione: a gennaio si prova a dare un valore aggiunto alla squadra. Non si parla delle offerte che la società ha ricevuto: abbiamo rifiutato 50 milioni per giocatori. Questa non mi pare smobilitazione. Abbiamo mandato giocatori di prospettiva molto importanti a fare esperienza. Noi abbiamo giocatori giovani sui quali abbiamo investito".

Sulle parole di Sousa in conferenza stampa che non condividono il mercato: "E' una presuta incomprensione: ogni scelta è stata condivisa col mister, poi su qualche obiettivo non siamo riusciti ad arrivare. Tutti i giocatori che però sono arrivati sono calciatori che il mister ha voluto. Tre dei 5 acquisti che hanno già giocato hanno dato il loro contributo".

Sui rimpianti sul mercato: "Il progetto di puntare sui giovani è evidente: vogliamo far crescere i giovani per rinforzare la squadra. Per Vecino abbiamo rifiutato offerte sia a giugno che a gennaio. Le operazioni per Lisandro e Mammana sono state diverse: con l'infortunio di Luisao, il Benfica lo ha ritenuto incedibile".

Se c'è una spaccatura col mister: "Non c'è nessuna spaccatura, l'esempio ne è la partita di ieri: se il mister volesse la rottura, non sarebbe concentrato sul suo lavoro come sta facendo".

Sui pochi italiani in rosa: "E' un punto su cui dobbiamo lavorare. Le ragioni sono legate alle dinamiche di mercato e ad elementi che possono essere funzionali alla rosa".

Sugli investimenti contenuti della Fiorentina in relazione allo stadio nuovo: "Lo stadio non è assolutamente collegato agli investimenti sul mercato".

Sulla struttura piramidale della società: "Abbiamo una struttura sportiva semplice: il leader della struttura è Daniele Pradè, Angeloni è di supporto e poi abbiamo Pedro Pereira che è una figura nuova in Italia e si occupa di alcune trattative all'estero su sua indicazione.

Sul bilancio chiuso al 31/12 e sull'anticipo di cassa: "Volevamo fare un sacrificio per Mammana ma non ci siamo riusciti".

Sul budget a disposizione per gennaio: "Abbiamo fatto un'offerta attorno ai 7 milioni per Lisandro e di poco superiore per Mammana".

Sul livello di affezione dei tifosi verso il mister diversa da quella verso la società: "E' un'amara legge del calcio, una sorta di male dovuto: la società ed il mister hanno ruoli diversi nel calcio. Spesso i tifosi non percepiscono quello che è lo spirito di sacrificio della famiglia Della Valle".

Sul futuro di Sousa: "Resterà: ha un contratto per un'altra stagione più un'opzione sulla terza".

Su come vengono decisi gli obiettivi: "La proprierà deve essere sempre informata sulla chiusura di una trattativa per vedere se rientra nei parametri".

Sulle contestazioni della piazza: "Il calcio è fatto di passione e di conseguenza la passione spesso fa considerare l'aspetto di fare sempre di più. Abbiamo 7 punti in più rispetto allo scorso anno. La passione che spesso sfocia in critica ci deve dare la forza di migliorare".

Se ha parlato con i Della Valle dopo lo striscione di ieri: "Ci siamo sentiti ma questo non fa mancare l'entusiasmo e la volontà di proseguire su un cammino che resta molto importante".

Sulla situazione paradossale con la Fiorentina 3a e le critiche della piazza: "Dobbiamo vedere il lavoro della società in un contesto più ampio: le polemiche di ora sono soprattutto legate al mercato attuale".

Se è fiducia del gruppo dirigenziale è finita: "La proprietà ci sta dando pieno supporto: se non vorrà affidare a questo gruppo di lavoro il prossimo mercato, è una valutazione che deve fare la famiglia Della Valle".

Sugli obiettivi della società: "Stiamo dimostrando di valere questo posto in classifica. Non vogliamo porci un obiettivo ben preciso ma continuare con entusiasmo".

Su come si farà a ricreare l'entusiasmo in città: "Siamo la società con il 2a presenza media di presenze allo stadio. Se c'è una cosa da riconoscere ai tifosi è che ci stanno sempre vicini. Vogliamo aprirci sempre di più ai tifosi anche fuori dal campo. La strada è quella di voler creare più vicinanza".

Su cosa succederà a giugno a seconda del piazzamento europeo: "Ci siederemo con il mister a breve per programmare il futuro: appena sapremo da che parte staremo, sapremo se avremo più o meno risorse. Vogliamo comunque continuare a migliorarci e a creare risorse".

Sui DASPO emessi per una parte dei tifosi della curva: "Dovremo analizzare questa vicenda, non è un mistero che all'interno della società ci siano stati dei cambiamenti per i dirigenti che si occupano di questi aspetti".

Sulle difficoltà a trovare un valido difensore: "Siamo arrivati all'ultimo giorno ma abbiamo preso Benalouane che ci darà una grande mano: sarà un valore aggiunto economicamente e qualitativamente. Il profilo di Benalouane rientra negli identikit programmati".

Sulla vicenda Salah: "Non abbiamo ricevuto comunicazioni ufficiali: è stata fatta richiesta di un'ulteriore documentazione da parte del giocatore e del Chelsea. Aspettiamo di avere comunicazioni in merito. Non fissiamoci su una data precisa".

Sul nervosismo tra Sousa e gli arbitri: "La prima espulsione di Sousa è dovuta ad un eccesso di entuasiamo. Non siamo sottomessi agli arbitri ma siamo rispettosi dei ruoli. Non abbiamo capito la decisione di ieri. In modo molto civile ma fermo aspettiamo di capire quello che sarà il referto dell'arbitro. Se il referto non sarà adeguato a quella che è la nostra versione, sicuramente faremo ricorso".

Se la dirigenza si sente responsabile del malcontento: "Quando ognuno lavora mettendo al servizio tutte le proprie capacita, ognuno si prende le sue responsabilità Dopodiché ognuno viene giudicato: vedremo quello che sarà il futuro. Ad oggi non ho ricevuto segnali di insoddisfazione".