ROSSI-GOMEZ, Rimpianto difficile da cancellare
Il pensiero torna sempre alla mente. In una Fiorentina che, nonostante tutto, ben si è comportata fino a questo momento in tutte le competizioni della stagione, il rimpianto di non aver avuto praticamente mai a disposizione la coppia titolare designata Rossi-Gomez affiora inesorabilmente con malinconica puntualità. Sia nei momenti difficili, sia in occasione delle vittorie. Da una parte le domande, più che lecite, su come la squadra in una determinata situazione di difficoltà avrebbe reagito avendo a disposizione un potenziale pressoché illimitato in attacco. Dall'altra, il rammarico quasi inevitabile nel constatare quanto la squadra viola, già protagonista con ottime vittorie, sarebbe stata in grado di alzare il livello delle aspirazioni.
E' vero, in questo caso si tende a ragionare per ipotesi, ma quel poco (si fa per dire) che è stato prodotto da Rossi e Gomez prima dei rispettivi infortuni è un dato alquanto inequivocabile. In particolare per 'Pepito', che durante il periodo di massima forma si è subito distinto non soltanto nella Fiorentina, ma in tutto il campionato italiano, risultando di gran lunga il miglior giocatore della serie A. A suggellare il tutto, i gol e gli assist decisivi che lo hanno portato rapidamente al titolo di capocannoniere (per altro conservato a lungo anche dopo l'infortunio). Discorso analogo per Mario Gomez, che dopo la doppietta al Genoa di inizio stagione, è tornato con disinvoltura al gol (sia in Europa League che in campionato) dopo il calvario infinito. Nulla di cui stupirsi, dunque, se il rimpianto continua a restare latente dentro la mente di tutti i tifosi. Un rimpianto, questo, che forse soltanto il 3 maggio potrà essere cancellato. Almeno per metà, sperano in molti. Avere a disposizione per la finale di coppa Italia uno fra Rossi e Gomez sarebbe già una grande consolazione.