ROSSI, Tornerò più forte di prima. La Juve...
E' il giorno della presentazione del libro di Giuseppe Rossi: quest'oggi infatti - presso la Syracuse University di Firenze - l'attaccante della Fiorentina è intervenuto in conferenza stampa per presentare "A modo mio (My Way)". Con lui, anche i procuratori Andrea e Federico Pastorello e la madre Cleonilde, che lo ha raggiunto direttamente dagli Stati Uniti. Queste le parole del numero 22 viola: "Ringrazio la Syracuse e la Mondadori, oltre che Alessandra Bocci. Abbiamo deciso di fare questo libro per far conoscere più l'uomo che il calciatore, per raccontare questo viaggio diverso pieno di sacrifici: ci siamo messi tutti d'accordo per chiamarlo "My way" perché è un viaggio unico. La gara con la Juve dell'anno scorso? E' stato un momento unico per me e per tutta Firenze: ci sono delle storie contenute nel libro che io ho visto sul campo".
Sul suo rapporto con Firenze: "Abbiamo la stessa visione io e Firenze: vogliamo sempre migliorare in ogni partita ed arrivare più in alto possibile. Ricordo quando i direttori mi vennero a parlare e volevano le mie stesse cose. Stiamo lavorando e facendo molto bene: possiamo migliorare e piano piano lo stiamo facendo".
Su come sta: "Sto bene, sto migliorando ogni giorno: ci vuole tempo e tanta pazienza. Faccio le solite cose ma sono sulla strada giusta".
Se si sente più italiano o più inglese: "Quando sono in campo mi sento italiano perché sono cresciuto guardando la Serie A: sono cresciuto nel Parma. Di americano ho molto dentro perché sono nato negli USA e ho vissuto 12 anni lì: la mia parte americana è la mentalità".
Sulle emozioni che ha provato scrivendo il libro: "E' stato molto bello: ho ripercorso le situazioni di quando ero piccolo, sia da quando sono andato a Parma che quando sono arrivato al Manchester. E' stato bello rivivere questo passato. La parte più difficile è stata quella di ripercorrere i miei infortuni. La parte più forte del libro è proprio questa".
Sul suo rapporto con la Nazionale italiana: "Ne parlo nel libro della Nazionale: parlo di quello che vorrei raggiungere con la maglia azzurra in futuro. Ci sono solo pochi che possono esprimersi ad alti livelli con quella maglia".
Sulla comunità dei tifosi della Fiorentina cresciuta grazie a lui: "Fuori Firenze sì, in America qualche tifoso viola lo trovo ma anche sui social li vedo: è bello vedere questa crescita. Spero che continui così".
Sui tanti infortuni: "Dalla mia testa lascio fuori certi discorsi e sono convito che tornerò più forte di prima. Quando? Non lo so, voglio prendere tutto con tranquillità, voglio rispettare le tempistiche".
Sulla parola "sfortuna" che lui ha bocciato: "Alessandra è stata molto precisa, mi ha aiutato molto nella stesura di tutto il libro".