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SABATO SERVIREBBERO I SUOI GOL MA ANCHE UN ARBITRO CAPACE

di Sonia Anichini

A vederlo qui tra noi riempie sempre il cuore. Sono sicuramente una nostalgica dei bei tempi e dei bei giocatori, dell’entusiasmo che fu, quando eravamo più poveri ma con “un tigre nel motore”, slogan di una vecchia pubblicità (quasi più vecchia di me!). I ricordi viola sono innumerevoli ma è chiaro che sto parlando di Gabrìel Batistuta che è tornato in Italia per la partita di beneficenza ad Empoli per gli alluvionati dove, giusto per rinfrescare la sua fama ammesso ce ne fosse bisogno, ha segnato due gol. Alle porte della partita contro il Milan mi è tornata inevitabilmente alla memoria la sua mitica doppietta che ci regalò la Supercoppa Italiana nel ’96 e quel “Irina te amo” che tutte noi tifose viola abbiamo invidiato.

Bati e il Milan evocano anche una tripletta messa a segno sempre dal Re Leone nell’anno della corsa allo scudetto con il Trap in panchina. Fu una prova maiuscola, una dimostrazione di forza del bomber e della Fiorentina tutta. Il sogno purtroppo sfumò, come sappiamo tutti, per l’infortunio del nostro bomber (sempre col Milan, però a Firenze) e per il carnevale di Edmundo. Se riesco a farmi passare il magone, penso a quanto ci manca un attaccante di questo spessore (ok, il magone non mi passa!) e spero che Gabriel abbia doti taumaturgiche e riesca a trasmettere al suo connazionale Beltran qualche insegnamento, qualche potere extra per riuscire a sfondare nelle grazie di Italiano e, di conseguenza, nel calcio italiano o meglio fiorentino, che è quello che ci interessa. Beltran ha indossato la maglia numero 9 che fu di Bati e che, proprio per questo, è carismatica ma porta con sé, al contempo, grandi aspettative che non tutti (pochi purtroppo) sono riusciti a sostenere.

In questi giorni Bati e il nuovo attaccante argentino si sono incontrati, hanno mangiato insieme e vederli vicini, c’era anche Infantino, fa molto piacere perché dai campioni c’è sempre da imparare qualcosa. Non so se Bati andrà a vedere la gara a San Siro sabato prossimo ma un portafortuna ci farebbe comodo perché incontrare la squadra di Pioli, in questo momento, non sarà proprio una passeggiata poichè i rossoneri non vincono da quattro turni e l’ultima gara casalinga l’hanno persa con l’Udinese…ed ho detto tutto!

La Fiorentina ha ritrovato la vittoria contro il Bologna ma veniva da tre sconfitte e non possiamo che augurarci che sia guarita e riesca a fare una bella prestazione a Milano ma soprattutto faccia risultato. Lo scorso campionato perdemmo alla “Scala del calcio” nei minuti di recupero con una autorete di Milenkovic, ma su un’azione dubbia visto che Terracciano fu ostacolato da Rebic. Quella partita fu all’insegna della polemica con l’arbitro perché, oltre a convalidare il vantaggio finale alquanto discutibile, aveva negato un rigore di Tamori su Ikonè. Il difensore milanista franò sul francese ma non per il direttore di gara e il Var.

In questi giorni si è tanto parlato del rigore non dato contro la Nazionale italiana e dell’imbarazzo che ciò ha comportato secondo molti e spero che stavolta non ci sia bisogno di arrabbiarci troppo, che l’arbitro sia bravo e all’altezza ma, dato che i milanisti sono un po’ bloccati, che su Pioli ci sono dei mugugni, mi prende il solito pizzico d’ansia della “vittima sacrificale”. I problemi sono più per loro, la pressione sarà tanta ma a noi non rimane che fare la nostra partita perché vincendo i viola agguanterebbero “il diavolo” a quota 23 in classifica.

La Signora in viola