SALISCENDI
E dire che un anno fa, di questi tempi, le cose andavano più o meno nello stesso modo. Con una Fiorentina alla ricerca della quadratura e più di un cambiamento obbligato per Pioli, a cominciare dall'arretramento di Benassi inizialmente proposto in versione esterno offensivo. Quello stesso destino che nelle ultime due gare è toccato a Gerson, brasiliano tutto ancora da scoprire che ha fatto percorso inverso rispetto al compagno di reparto.
Stessi punti e forse stessi problemi per la Fiorentina di un anno fa, certamente dalle motivazioni diverse, ma comunque determinanti in una classifica che oggi meglio di ogni altra cosa fotografa la delusione generale. E se i 18 punti che oggi confermano la stessa posizione di un anno fa lasciano ancora spazio a legittime voglie di rivincite (il tempo c'è) sono le sette gare senza vittoria a riportare la memoria a passati più remoti.
Il tabù trasferta che prosegue è il peggior nemico in questi giorni di avvicinamento al match con il Sassuolo, sfida da prendere con le molle. Per quell'antica legge del calcio, il più delle volte cinicamente matematica nei confronti dei viola, che ha già spinto tutti a pensare al grande ex Babacar. Ma anche perchè la squadra di De Zerbi può guardarsi indietro e sorridere di fronte ai nove punti in più collezionati rispetto all'anno scorso.