SALTO DI CATEGORIA
Giuseppe Rossi su tutti. Poi Mario Gomez e, a seguire, Juan Cuadrado. La definizione di 'top player', ormai inflazionata nella recente storia del calcio, in casa Fiorentina negli ultimi due anni ha sempre trovato la sua collocazione naturale nei tre nomi che, anche a livello internazionale, maggiormente hanno rappresentato (e rappresentano) la squadra di Montella. Giocatori di prima fascia che, in un modo o in un altro, determinano i risultati con le loro giocate. Termine abusato, il più delle volte, per elementi offensivi chiamati a risolvere le partite. Con il via della Serie A, però, il prestigioso elenco sta subendo significative variazioni, dettate soprattutto dall'esplosione di Norberto Murara Neto.
Durante la passata stagione, il portiere brasiliano aveva già ampiamente dimostrato i suoi progressi, chiudendo il campionato in crescendo. Quest'anno, al di là dei numeri positivi della difesa viola, a sorprendere è stata più che altro la continuità di rendimento durante i 90 minuti. Costante attenzione unita ad interventi decisivi. Quelli, di fatto, che portano punti. Ed anche i possibili dubbi estivi, con l'arrivo di Tatarusanu e la susseguente rivalità tra i pali, sono stati affrontati da Neto nella maniera migliore che ci si potesse aspettare. E non a caso, il prezioso lavoro fatto sul numero uno brasiliano sta finalmente producendo i suoi frutti, proiettandolo – assieme a Buffon – tra i migliori della Serie A nel suo ruolo. Dopo l'addio di Frey ed i seguenti anni di 'transizione', dunque, la Fiorentina ha finalmente colmato la lacuna, anche se ad oggi permane ancora un filo di incertezza sul rinnovo del contratto del giocatore. Una volta risolta la situazione, e i segnali in questo senso sono positivi, la Fiorentina potrà finalmente dire di aver trovato il suo 'nuovo' portiere per il futuro.