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SALUTO AMARO

di Giulio Incagli

Sono giorni frenetici in casa Fiorentina. Un futuro ancora tutto da scrivere e un’ultima partita casalinga contro il Chievo che, in caso di contemporanea vittoria viola e sconfitta del Napoli al  San Paolo contro la Lazio, potrebbe regalare il 4° posto per il terzo anno consecutivo a Montella & Co. A scaldare ulteriormente l’atmosfera ci ha pensato Micah Richards. Il terzino ex City, nel pomeriggio ha rilasciato pesanti dichiarazioni ai media inglesi sulla sua esperienza a Firenze (LEGGI QUI).

Un amore mai sbocciato quello tra il laterale della Nazionale dei "Tre Leoni" e la Fiorentina. Poco lo spazio concessogli da Montella, per la verità, ma le sporadiche apparizioni di Richards hanno comunque lasciato intravedere evidenti lacune, soprattutto in fase di copertura. Accolto con entusiasmo a Firenze, Richards sembrava poter garantire quella spinta e quella continuità che ormai da anni la Fiorentina faticava a trovare sull’out di destra. Montella non è riuscito a smussare quei difetti con i quali Richards era arrivato nel Bel Paese e che anche Roberto Mancini aveva evidenziato in passato. Indisciplinato tatticamente e troppo “gentile” in marcatura, caratteristiche certamente poco conciliabili con il calcio italiano. Non adatto e poco abituato ad una linea a 3 dietro, il 3-5-2, scelto spesso da Vincenzo Montella, ne ha sicuramente ostacolato e rallentato la crescita. L’aereoplanino ha comunque dimostrato di non voler puntare su di lui, escludendolo il più delle volte anche con i 4 difensori. Tomovic, giocatore tra i più discussi in casa viola, ha avuto quasi sempre la meglio su di lui.

Richards è in prestito dal City con diritto di riscatto fissato a 7 milioni e mezzo. Utopico pensare che la Fiorentina voglia riscattarlo e infatti il giocatore tornerà già dalla prossima settimana in Inghilterra. Ha mercato oltre Manica e in Italia anche l’Inter di Roberto Mancini lo aveva messo nel mirino durante la finestra invernale.

Un’avventura nata certamente sotto una diversa stella quella dell’inglese in maglia viola, ma destinata a finire senza acuti e con grandi rimpianti.