"SALVATO" DA ROCCO, ADESSO IL NUOVO SOFYAN CONVINCE TUTTI
Uno dei pochi punti fermi di una Fiorentina che fatica a trovare certezze risponde al nome di Sofyan Amrabat. Un’affermazione che fino a qualche mese fa sembrava utopia sta diventando realtà per la crescita esponenziale, in termini di prestazioni e peso specifico acquisito all’interno del gruppo, del centrocampista marocchino. La crescita di Amrabat è sotto gli occhi di tutti e si può tradurre in numeri, ad esempio quelli dell’ultima gara contro la Juventus.
Sabato, contro i bianconeri, Amrabat è stato dominante sia tecnicamente che fisicamente: il suo score parla di 92 palloni giocati (il numero più alto tra i giocatori in campo), 73 passaggi col 90% di precisione (il migliore anche in questa statistica) e 54 passaggi avanzati, a dimostrazione di come il marocchino stia recependo gli input di Italiano che lo spinge a giocare più in verticale. Ma i numeri parlano anche di 8 recuperi (record nella partita) e di 10,625 km percorsi contro la Juventus, il secondo dato migliore dei viola dopo i 10,989 km percorsi da Biraghi. Sul campo Amrabat sta dimostrando di poter interpretare al meglio il ruolo di mediano davanti alla difesa con le sue peculiarità, in una visione d’insieme, quella di Vincenzo Italiano, che sembra a questo punto poter far a meno del regista classico.
Quella di Amrabat è una crescita che è sia atletica che tecnica, ma che sembra poter nascere dalla testa: il giocatore involuto e anonimo “ammirato” nel primo anno e mezzo a Firenze dalla primavera scorsa è sbocciato. Complice i problemi, prima fisici e poi contrattuali, di Torreira, il marocchino ha acquisito sempre più spazio nel finale della scorsa stagione tanto da spingere il club, sotto forma delle parole del DS Pradè, a giustificare la scelta di puntare sull’ex Hellas piuttosto che sul riscatto dell’uruguayano, come una decisione soprattutto tecnica.
La Fiorentina ha scelto Amrabat ed il numero trentaquattro sembra aver giovato ulteriormente della fiducia che tutti, dal tecnico Italiano fino a Rocco Commisso, che nella conferenza di ieri lo ha elogiato più volte prendendosi anche il merito per averlo "salvato" nei momenti di maggior critica, hanno riposto in lui. Dopo quasi due anni dall’esborso pesante fatto per lui (20 milioni sborsati nel gennaio 2020 per prelevarlo dal Verona), dopo aver attraversato uno dei periodi più duri della storia recente del club ed essere stato più volte in procinto di abbandonare Firenze, l’investimento di Pradè & Co sembra stia iniziando a ripagare, merito soprattutto della perseveranza che sia lo staff tecnico che lo stesso Amrabat hanno dimostrato negli ultimi mesi; adesso, col contratto in scadenza a giugno 2024, i viola dovranno pensare ad intavolare una trattativa per un rinnovo che fino a qualche mese fa sembrava decisamente superfluo.