SALVIAMO IL SALVABILE
Il day after della chiusura del ciclo viola passa quasi senza accorgersene. Con la Fiorentina che gioca in amichevole di fronte a poco più di un centinaio di tifosi, e una ridda già bella ampia di nomi per il mercato che verrà. Non fosse per le parole di ieri di Corvino, verrebbe da pensare che, ad oggi, potrebbe anche non cambiare niente. Infondo, ci sono ancora 5 partite prima della fine del campionato.
Ed è probabilmente questo, sempre ad oggi, l'aspetto che più rischia di finire in secondo piano. Perchè d'accordo i giovani, d'accordo provare a lanciarli in vista del prossimo anno, e d'accordo anche la serenità di un finale d'annata senza patemi da retrocessioni. Ma non sarebbe comunque ulteriormente deleterio chiudere questo campionato con altre figurucce che allontanerebbero una tifoseria già di per sè ai limiti della depressione?
Si comincerà a Cagliari, sabato, poi arriverà l'Udinese in corsa per la Champions, infine a San Siro contro l'Inter, solo per citare le prossime sfide. Il rischio che la Fiorentina non riesca più a cambiare volto è purtroppo reale, e per questo serve scongiurarlo il prima possibile. Con prestazioni in campo che, un minimo, possano convincere e con approcci alle partite che non lascino interdetti. Anche perchè, comunque la si voglia vedere, lo stesso Mihajlovic avrebbe bisogno di tutto, fuorchè di altri, insopportabili, risultati deludenti.