.

SAMBAVIOLA, Viaggio fra i "brasileiros" di Corvino

di Tommaso Loreto

Firenze e il Brasile, il colore viola e la Samba, Pantaleo Corvino e i brasiliani. Una delle vere e proprie patrie del calcio, il Brasile, e per questo da sempre nell'immaginario calcistico di appassionati e addetti ai lavori. Romulo, per Corvino, non è il primo brasiliano portato a Firenze e, magari, non sarà nemmeno l'ultimo a giudicare dalle reti di osservatori gestite dal diesse gigliato. Alterne fortune, rileggendo le trattative chiuse sin qui da Corvino, con un colpaccio su tutti (Felipe Melo), qualche delusione ma anche pochi rimpianti.

Nessuno si strappò i capelli, del resto, quando la Fiorentina fece partire Reginaldo dopo un'annata tutto sommato positiva. L'attaccante arrivò da Treviso nella sorpresa generale e figuriamoci se, a Firenze, non cominciarono subito a proliferare le battute sul nome di "Regi". Battute, poi, ripetute per commentare, e successivamente salutare la partenza, di quel Jefferson Siqueira che nemmeno in Primavera lasciò grandi tracce. Un po' come quel Caetano Prosperi Calil arrivato in comproprietà col Siena (dove poi Reginaldo ha trovato la sua dimensione, al di là dei flirt con la Canalis che lo fecero ulteriormente conoscere) e poi rapidamente scomparso nelle fila del Crotone.

La vera rivincita del "Corvo" sul Brasile, però, non può che essere Felipe Melo. Acquistato a 8 milioni dall'Almeria, Melo, è poi finito alla Juve per la modica cifra di 25 milioni di euro, vero e proprio capolavoro del diesse viola. Di Melo, di fatto, si può dire di tutto tranne che passasse inosservato. Nel bene e nel male. Insomma un brasiliano che, tutt'ora Nazionale, ha comunque fatto vedere buone cose, a differenza di quel Keirrison arrivato alla corte di Prandelli e rispedito al mittente, via Barcellona, alla fine della scorsa stagione. Sempre nel gennaio 2010, poco prima di Keirrison, fu il turno di Felipe Dal Belo. Il talentuoso centrale proveniente dall'Udinese per la cifra record di 9 milioni e durato il tempo di un anno in maglia viola, prima di finire in prestito al Cesena e poi ancora a Firenze al termine di questa stagione, ma questa volta con un nome diverso: Felipe Dal Bello.

Chiosa finale per lo sfortunatissimo Do Prado il quale, superato il calvario dei tanti infortuni vissuto a Firenze, si è rigenerato in quel di Spezia e Cesena, prima di finire definitivamente in Inghilterra al Southampton. Oggi, però, è già tempo di scoprire sia Neto che Romulo, entrambi provenienti dall'Atletico Paranaense, ma occhio anche a quello che potrà accadere domani. Perchè su Matos Ryder e Beckham, entrambi gioiellini carioca del settore giovanile viola, c'è già chi è pronto a scommettere.